Apple: pieghevole, iPhone 17, ChatGPT su macOS e il sideloading in Brasile

Apple si prepara a un 2025 ricco di innovazioni con l'arrivo dell’iPhone pieghevole, l’iPhone 17 Air ultra-sottile, un iPhone 17 Pro Max con batteria più potente, l’integrazione di ChatGPT su macOS e l’obbligo di aprire al sideloading in Brasile.

Apple: pieghevole, iPhone 17, ChatGPT su macOS e il sideloading in Brasile

Il 2025 si preannuncia come un anno ricco di novità in casa Apple, con diverse innovazioni che potrebbero segnare una svolta nell’evoluzione dei dispositivi mobile. Tra le principali novità in arrivo, si fa strada la possibilità che Apple stia progettando il suo primo iPhone pieghevole, un dispositivo che potrebbe rivoluzionare il concetto di lusso tecnologico con un design innovativo e un prezzo da capogiro. Ma non solo: anche l’iPhone 17 si prepara a stupire con nuove varianti, come il modello Air ultrasottile e il Pro Max, che potrebbe finalmente dire addio al minimalismo per accogliere una batteria extra-large. Inoltre, la rivoluzione tecnologica non riguarda solo gli smartphone: OpenAI porta ChatGPT su macOS, promettendo di trasformare il modo in cui gli sviluppatori lavorano, mentre Apple è costretta a rivedere le proprie politiche di App Store in Brasile, aprendo alla possibilità di installare app da fonti esterne.

iPhone pieghevole Apple: il futuro del lusso tecnologico potrebbe costare fino a 2.500 euro

La curiosità intorno al primo iPhone pieghevole di Apple cresce giorno dopo giorno, alimentata dalle nuove indiscrezioni condivise dall’affidabile analista Ming-Chi Kuo. Secondo le prime anticipazioni, il dispositivo dovrebbe adottare un design a libro con uno schermo interno da circa 7,8 pollici privo di pieghe visibili e un display esterno da 5,5 pollici. Interessante anche il profilo del device, che promette uno spessore ridotto a soli 4,5 millimetri una volta aperto e circa 9 millimetri quando chiuso. Materiali premium come titanio e acciaio inox andranno a garantire robustezza e un’estetica elegante, mentre sul fronte fotografico ci si potrà affidare a una doppia fotocamera posteriore e a una selfie cam utilizzabile in entrambe le modalità di utilizzo. La sicurezza potrebbe fare affidamento su Touch ID laterale, vista la possibile assenza di Face ID dovuta a vincoli di spazio. Apple, inoltre, punterebbe a definire questo pieghevole come un vero e proprio “telefono AI“, capace di gestire più attività contemporaneamente, sfruttando l’intelligenza artificiale integrata per un’esperienza multitasking avanzata. 

Secondo Kuo, il primo iPhone pieghevole di Apple si collocherà nella fascia ultra-premium del mercato, con un prezzo che potrebbe oscillare tra i 2.000 e i 2.500 euro. Una cifra decisamente importante, ma potenzialmente giustificata dalla qualità costruttiva, dalle tecnologie avanzate e dall’appeal del marchio. Apple, del resto, punta a intercettare il suo pubblico più fedele e disposto a investire in un prodotto esclusivo e innovativo. A livello di sviluppo, la definizione finale delle specifiche sarebbe prevista per il secondo trimestre del 2025, con l’avvio della produzione nella seconda metà dello stesso anno e la commercializzazione fissata per la fine del 2026. Per quanto riguarda le previsioni di vendita, le prime stime parlano di circa 3-5 milioni di unità nel primo anno, in attesa che la seconda generazione, attesa per il 2027, possa spingere la diffusione complessiva a 20 milioni di esemplari entro fine decennio.

iPhone 17 Air: il re degli smartphone ultrasottili con batteria ad alta densità

Le sorprese in casa Apple non si fermano al pieghevole: l’iPhone 17 Air, previsto per la seconda metà dell’anno, si preannuncia come uno degli smartphone più sottili (3 mm in meno del 16 Pro Max, di cui condivide larghezza e altezza, come riporta Ice Universe) mai realizzati dal brand. Secondo Ming-Chi Kuo, il dispositivo sarà caratterizzato da uno spessore di appena 5,5 millimetri e da una batteria innovativa al silicio-carbonio ad alta densità energetica. Questa soluzione permetterà di offrire una buona autonomia nonostante il ridotto spazio interno, mantenendo prestazioni soddisfacenti senza rinunciare a un design minimale e leggero. Nonostante non siano ancora noti i dettagli sulla capacità effettiva della batteria, Apple avrebbe scelto di ottimizzare ulteriormente i consumi grazie al modem C1, già apprezzato per la sua efficienza nell’iPhone 16e, pur accettando un lieve compromesso in termini di velocità nella connessione 5G. Per ottenere uno spessore record, Apple potrebbe rinunciare ad alcune componenti tipiche della gamma Pro, come il sensore ultra-grandangolare, lasciando più spazio a una batteria capiente e ottimizzata. L’obiettivo è offrire un’esperienza equilibrata, con un’autonomia superiore rispetto a quella di altri modelli ultrasottili e prestazioni di alto livello grazie ai 12 GB di RAM e alla fotocamera teleobiettivo da 48 megapixel. Le prime immagini basate sui rendering CAD rivelano un design che si distingue nettamente dagli attuali iPhone, con linee ancora più pulite e una silhouette che punta tutto sulla leggerezza e l’eleganza. Apple, come da tradizione, non ha ancora confermato ufficialmente le indiscrezioni, ma le aspettative per il nuovo iPhone 17 Air sono già altissime.

iPhone 17 Pro Max si prepara a dire addio al minimalismo per una batteria extra-large

Nella corsa all’autonomia senza compromessi, Apple sembra intenzionata a rompere con il design ultrasottile che ha caratterizzato i suoi modelli di punta. Secondo le indiscrezioni più recenti, infatti, iPhone 17 Pro Max potrebbe presentarsi con uno spessore maggiorato, passando da 8,25 mm a ben 8,725 mm. Un cambiamento che, seppur minimo sulla carta, apre la strada a una batteria più capiente, capace di superare i già ottimi 4.685 mAh dell’attuale generazione. Questo incremento potrebbe tradursi in sessioni d’uso ancora più lunghe, mantenendo prestazioni elevate senza sacrificare l’efficienza energetica. Oltre alla batteria, le voci di corridoio suggeriscono anche l’arrivo di un modulo fotografico più imponente, in linea con le recenti tendenze del settore, con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella nella fotografia mobile. 

ChatGPT diventa alleato indispensabile su macOS: la programmazione non sarà più la stessa

OpenAI ha ufficializzato una svolta epocale per tutti gli sviluppatori che operano su macOS, trasformando ChatGPT in un vero e proprio assistente di programmazione integrato. Non si tratta solo di un supporto generico: ora l’intelligenza artificiale interviene direttamente sugli Ambienti di Sviluppo Integrati (IDE) più utilizzati, come Xcode, VS Code e le soluzioni JetBrains. Grazie a questa evoluzione, gli utenti possono apportare modifiche automatiche al codice, senza dover perdere tempo tra copia, incolla e revisioni manuali. Questo upgrade consente di velocizzare la scrittura del codice, ridurre gli errori e mantenere alta la concentrazione, rivoluzionando il flusso di lavoro quotidiano. Le nuove funzionalità, già disponibili per gli utenti con abbonamenti Plus, Pro e Team, rispondono alla crescente richiesta di strumenti avanzati e fluidi, capaci di trasformare ChatGPT in un vero partner operativo per chi lavora nel mondo dello sviluppo software.

Apple obbligata al sideloading in Brasile: rivoluzione o rischio per l’App Store?

Apple si trova a un bivio cruciale in Brasile: dopo la sentenza del Tribunale Regionale Federale della 1ª Regione, l’azienda di Cupertino ha 90 giorni di tempo per adeguare le proprie politiche e aprire all’installazione di app anche al di fuori del suo App Store ufficiale. Questa decisione nasce dall’indagine avviata da Cade, che punta il dito contro presunte pratiche anticoncorrenziali a danno degli sviluppatori locali, impediti finora di proporre metodi di pagamento alternativi e sistemi di distribuzione esterni. L’apertura al sideloading in Brasile, spinta da colossi come Mercado Livre, rappresenterebbe un cambiamento senza precedenti per l’ecosistema iOS, tradizionalmente chiuso e controllato. Apple, però, non ci sta e promette battaglia, sottolineando i potenziali rischi per la sicurezza e la privacy degli utenti. Il verdetto brasiliano si inserisce in un clima internazionale sempre più teso nei confronti delle Big Tech, con normative che spingono verso mercati più aperti e concorrenziali.

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