Apple si trova sotto i riflettori per due importanti novità che ne influenzano sia l’evoluzione tecnologica che la posizione legale. Con il prossimo aggiornamento iOS 18.2, Apple introdurrà una funzionalità attesa da tempo: la stima del tempo di ricarica per gli iPhone, un’aggiunta che offrirà agli utenti maggiore controllo e trasparenza nella gestione della batteria. Parallelamente, l’Unione Europea sta considerando una sanzione record per Apple, che potrebbe raggiungere i 38 miliardi di dollari, per presunte violazioni delle normative del Digital Markets Act legate all’App Store. Questi sviluppi mettono in evidenza sia i progressi tecnologici che le sfide legali che Apple sta affrontando in un contesto globale sempre più complesso.
iOS 18.2: arriva la stima del tempo di ricarica per gli iPhone
Con l’aggiornamento a iOS 18.2, Apple sta portando una funzionalità attesa da tempo dai suoi utenti: la stima del tempo rimanente per completare la ricarica dell’iPhone. Secondo le informazioni emerse nella beta 2 del sistema operativo, rilasciato agli sviluppatori il 4 novembre 2024, Apple introdurrà un nuovo sistema chiamato “BatteryIntelligence“, che sarà in grado di fornire un calcolo preciso del tempo necessario per completare la ricarica o per raggiungere la soglia dell’80% di carica.
Questo strumento, se confermato nella versione finale, rappresenterà un miglioramento significativo rispetto alle funzionalità attuali, offrendo maggiore trasparenza nel monitoraggio della batteria. Questa novità si inserisce in un panorama in cui molteplici dispositivi Android offrono già da tempo la possibilità di visualizzare il tempo rimanente per la ricarica. Apple, con iOS 18.2, porta finalmente questa funzione anche sui suoi dispositivi, rispondendo a una richiesta crescente da parte degli utenti.
Il nuovo sistema non solo stimerebbe il tempo totale di ricarica, ma potrebbe anche indicare quanto manca per raggiungere l’80% di carica, un dato utile per ottimizzare l’uso del dispositivo durante la giornata. L’introduzione di questa funzionalità rende ancora più utili le opzioni di ricarica presenti su iPhone, soprattutto in un contesto in cui l’ecosistema di caricabatterie è sempre più variegato. Con diverse opzioni di cavi e adattatori disponibili, le specifiche di ricarica possono variare notevolmente da un dispositivo all’altro.
La stima del tempo di ricarica sarà particolarmente vantaggiosa in questo scenario, consentendo agli utenti di sapere esattamente quanto tempo ci vorrà per completare la ricarica, e quindi pianificare meglio l’utilizzo del dispositivo.
Anche se l’attuale limite di potenza di ricarica per gli iPhone è fissato a 25W, la stima del tempo di ricarica potrebbe risultare utile in ogni caso, considerando che il calcolo sarà probabilmente influenzato anche da fattori come la temperatura della batteria e il tipo di caricabatterie utilizzato. Inoltre, la nuova funzionalità si allinea con le opzioni avanzate di gestione della batteria già introdotte con iOS 18, come la possibilità di caricare fino all’80% per preservare la salute della batteria a lungo termine.
Oltre alla stima della ricarica, iOS 18.2 porterà anche altre funzionalità interessanti. Una delle più rilevanti sarà l’integrazione di strumenti di generazione di immagini basati sull’intelligenza artificiale, che potrebbero essere un’evoluzione della funzione “Genmoji“. Inoltre, Siri beneficerà di un miglioramento grazie all’implementazione di un modello basato su ChatGPT, che migliorerà l’interazione vocale e la capacità di comprendere comandi complessi. Attualmente, la funzione di stima della ricarica non è ancora attiva, e si prevede che verrà rilasciata con la versione stabile di iOS 18.2, prevista per dicembre 2024. Sebbene il codice trovato nelle versioni beta suggerisca un imminente arrivo di questa funzionalità, Apple potrebbe apportare modifiche prima del rilascio ufficiale.
L’Unione Europea potrebbe multare Apple da 38 miliardi di dollari per pratiche anticoncorrenziali
L’Unione Europea si prepara a infliggere ad Apple una multa record che potrebbe arrivare a 38 miliardi di dollari per presunte violazioni del Digital Markets Act (DMA), che regola le attività delle grandi aziende tecnologiche per evitare abusi di posizione dominante. Secondo Bloomberg, l’indagine verte su presunte pratiche anticoncorrenziali legate all’App Store, dove Apple limiterebbe l’accesso degli sviluppatori a soluzioni di pagamento esterne e ad altre piattaforme alternative, violando i principi di concorrenza sanciti dal DMA. Questa multa si inserisce in una serie di azioni dell’UE contro Apple, che quest’anno è già stata multata due volte: a marzo per 1,84 miliardi di euro, a causa delle restrizioni sugli acquisti in-app, e a settembre con una sanzione di 13 miliardi per evasione fiscale. La decisione ufficiale dell’importo sarà resa nota entro la fine del mese, mentre Apple mantiene ancora il riserbo sulla vicenda.4o