Apple – nel mentre cerca di ridurre il numero di lavoratori adibiti a produrre i suoi smartphone – ha recentemente messo a disposizione la seconda beta di iOS 18 (sistema operativo che, per ragioni di privacy, abbandona Meta AI) e macOS Sequoia, insieme alle versioni preliminari di iPadOS 18, tvOS 18, watchOS 11 e visionOS 2. Queste nuove versioni software, attualmente riservate agli sviluppatori, permettono di sperimentare e integrare le ultime funzionalità nei loro progetti. Le beta pubbliche saranno disponibili a luglio, mentre le versioni definitive sono previste per l’autunno.
Una delle novità più attese di macOS Sequoia è il Mirroring dell’iPhone. Questa funzione di Continuity consente di controllare l’iPhone direttamente dal Mac. Una volta collegati con lo stesso ID Apple, sarà possibile utilizzare il Mac per interagire con l’iPhone, anche quando quest’ultimo è bloccato. Gli utenti potranno aprire app, gestire notifiche, inviare messaggi e molto altro. Inoltre, il Mirroring permette di trascinare file, foto e video tra iPhone e Mac in entrambe le direzioni.
Un’altra interessante novità è il supporto per il controllo remoto durante la condivisione dello schermo con SharePlay su iOS 18 e iPadOS 18. Questa opzione consente di richiedere il permesso per controllare da remoto il dispositivo di un’altra persona, facilitando l’assistenza tecnica. A causa delle normative imposte dal Digital Markets Act (DMA), gli utenti europei non avranno accesso immediato a queste nuove funzionalità. Apple ha confermato che l’implementazione del Mirroring dell’iPhone e di SharePlay in Europa sarà posticipata al prossimo anno.
Questa scelta rispecchia le sfide normative e gli obblighi imposti dal DMA alle grandi piattaforme digitali. La seconda beta di iPadOS 18 porta alcune novità anche per gli utenti europei. In linea con il DMA, Apple ha attivato il supporto ai marketplace di app alternativi e altre modifiche, come opzioni di pagamento alternative nell’App Store, una schermata per selezionare il browser web predefinito in Safari e la possibilità per i browser di utilizzare motori diversi da WebKit. Inoltre, la Core Technology Fee per i marketplace alternativi è stata estesa anche a iPadOS.
La beta 2 di iOS 18 introduce uno switch per attivare il nuovo protocollo di messaggistica RCS, destinato a sostituire SMS e MMS. Attualmente disponibile solo per gli utenti negli Stati Uniti che utilizzano operatori compatibili come T-Mobile, Verizon e AT&T, il RCS migliorerà la qualità delle conversazioni con gli utenti Android, permettendo l’invio di immagini e video in alta qualità, ricevute di lettura, indicatori di digitazione e altro ancora. Inoltre, la schermata Home di iOS 18 include una modalità scura per l’icona dell’App Store e un nuovo switch per il colore, migliorando il contrasto. Sono stati introdotti nuovi widget, come “Connected Card Wallet”, e miglioramenti nell’app Passwords con l’aggiunta di un pulsante “+” nella schermata principale.
Le beta possono essere installate tramite aggiornamenti OTA dalle impostazioni di sistema, selezionando “Aggiornamenti beta” e scegliendo tra “Developer Beta” e “Public Beta”. Per iPhone e iPad, è necessario avere almeno il 20% di carica o essere collegati alla rete elettrica. Per watchOS, l’Apple Watch deve avere almeno il 50% di autonomia e trovarsi nel raggio d’azione dell’iPhone associato. È consigliabile non installare le versioni beta sui dispositivi principali a causa dei potenziali bug che potrebbero comprometterne l’uso. Si consiglia di utilizzare un dispositivo secondario e di fare un backup completo prima dell’aggiornamento. In caso di necessità di tornare a una versione stabile precedente, sarà necessario ripristinare il dispositivo. I backup non saranno retroattivi, quindi sarà possibile ripristinare solo i backup effettuati con la versione stabile precedente.
Intanto, Apple ha deciso di abbandonare Meta AI per iOS 18 a causa di preoccupazioni sulla privacy degli utenti. La decisione è arrivata dopo trattative che non sono giunte a una conclusione soddisfacente, poiché Apple ha ritenuto che gli standard di privacy di Meta non fossero sufficientemente rigorosi. Questo evento segna un’importante svolta nelle politiche di integrazione di Apple, mentre l’azienda continua a perseguire normative più stringentemente protettive per i dati dei suoi utenti.
Infine, Apple sta attualmente avanzando con piani per automatizzare la sua linea di produzione degli iPhone, con l’intenzione di ridurre fino al 50% il numero di lavoratori coinvolti nei prossimi anni. Questa strategia è stata motivata da incidenti di violenza che si sono verificati presso lo stabilimento principale di assemblaggio di Foxconn nel novembre 2022, come riportato da un articolo di The Information. L’adozione dell’automazione comporterà costi elevati, con macchinari che potrebbero richiedere centinaia di milioni di dollari all’anno. Apple ha già iniziato a diminuire il numero di dipendenti presso i suoi partner di produzione, riducendoli da 1,6 milioni nel 2022 a 1,4 milioni nel 2023, introducendo un utilizzo più ampio di tecnologie automatizzate nel processo di assemblaggio dell’iPhone 15.