Il mondo della tecnologia continua a muoversi a ritmi serrati, con Apple, Google e Samsung che aggiornano e arricchiscono i loro ecosistemi rispettivi. Apple si prepara a rivoluzionare il mercato mobile con test sul suo primo iPhone pieghevole, miglioramenti nei modelli 17 e anticipazioni su iPhone 18 Pro e Vision Pro 2026, puntando su innovazione hardware e prestazioni elevate. Google, dal canto suo, rafforza WearOS con Androidify, aggiorna Android 16 QPR2 Beta 2 e la piattaforma Health Connect, e introduce protezioni avanzate per immagini intime non consensuali, oltre a rinnovare l’interfaccia di Google Maps con Material 3 Expressive. Samsung, infine, lavora su One UI 8.5 e Galaxy S26, gestisce bug nei server di aggiornamento e prepara il lancio del Galaxy Z TriFold e del suo headset XR, espandendo l’offerta di dispositivi pieghevoli e immersivi. Questi sviluppi mostrano come le tre aziende stiano puntando su innovazione, personalizzazione e nuove esperienze utente, cercando di anticipare le esigenze del mercato globale e di consolidare le proprie piattaforme tecnologiche.
Mondo Apple
Apple avvia i test per il suo primo iPhone pieghevole in Asia
Apple ha iniziato a testare la produzione del suo primo iPhone pieghevole, confermando l’intenzione di lanciare il dispositivo sul mercato nel 2026. I test si stanno svolgendo a Taiwan, dove viene allestita una mini linea pilota per verificare apparecchiature, parametri di produzione e fasi operative, con la produzione di serie prevista in India entro la prima metà del prossimo anno. L’iniziativa fa parte della strategia di Apple per introdurre un prodotto innovativo che possa incrementare le vendite globali, stimando una produzione totale di 95 milioni di iPhone nel 2026, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. L’iPhone pieghevole rappresenterà una nuova fascia di prezzo (ovviamente) premium, contribuendo a incrementare i profitti, mentre l’azienda continua a gestire la forte domanda dei modelli attuali come l’iPhone 17 e le consegne internazionali, inclusi mercati esigenti come il Brasile. Questa mossa segna un passo significativo verso l’espansione del portfolio Apple nel segmento dei dispositivi pieghevoli, combinando innovazione tecnologica e strategia commerciale.
iPhone 17 Pro e Air: bug temporaneo nelle fotocamere con luci intense
Alcuni utenti con accesso anticipato agli iPhone 17 Pro e iPhone Air hanno segnalato un problema nelle fotocamere che genera distorsioni visive, come macchie nere e linee bianche, soprattutto durante eventi con luci LED molto intense. Il bug non appare in tutte le foto, ma può compromettere una su dieci, includendo porzioni dell’immagine o interi frame. La Apple ha confermato che si tratta di un problema software legato all’eccessiva luminosità dei LED, non di un difetto hardware, e ha rassicurato gli utenti promettendo una correzione nelle prossime versioni di iOS, probabilmente con l’aggiornamento iOS 26.1.
iPhone 17 Pro Max con A19 Pro: nuovo punto di riferimento per il gaming mobile AAA
I primi benchmark di iPhone 17 Pro Max confermano come il chip A19 Pro offra un notevole balzo prestazionale nel gaming mobile di alto livello, con framerate fino al 69% superiori rispetto ad A17 Pro e un incremento del 60% rispetto ad A18 Pro, come evidenziato nei test su titoli AAA quali Death Stranding, Resident Evil 4 Remake e Assassin’s Creed Mirage; a contribuire alle prestazioni ci sono anche la vapor chamber per il raffreddamento e il ritorno all’alluminio per la scocca, che migliora la dissipazione del calore rispetto al titanio, consentendo di mantenere stabilità anche durante sessioni prolungate; i consumi più elevati, fino a 6,1 W, sono il prezzo della potenza aggiuntiva, ma il sistema di raffreddamento avanzato garantisce un’esperienza di gioco fluida e consistente, rendendo i nuovi iPhone 17 Pro dispositivi adatti per chi cerca un’esperienza AAA su smartphone senza compromessi, segnando un salto generazionale significativo per Apple nel settore del mobile gaming.
iPhone 18 Pro potrebbe sorprendere con un retro semitrasparente
Secondo recenti indiscrezioni riportate da Digital Chat Station su Weibo, la futura linea iPhone 18 Pro manterebbe il corpo squadrato e il grande blocco fotografico a tre lenti introdotto con l’iPhone 17, ma potrebbe introdurre una novità estetica significativa: un pannello posteriore semitrasparente nella parte inferiore, capace di mostrare alcuni componenti interni del dispositivo. Non si tratterebbe di una trasparenza totale, come nei prodotti Nothing, ma di un dettaglio discreto che aggiungerebbe un tocco di originalità alla solita estetica minimalista di Apple. Altri dettagli indicano possibili migliorie nel sistema di raffreddamento con camera a vapore in acciaio inox, utile per il gaming e la registrazione video, mentre le dimensioni degli schermi dovrebbero rimanere simili agli attuali iPhone 17 Pro e Pro Max, rispettivamente 6,3 e 6,9 pollici. Se confermata, questa scelta rappresenterebbe uno dei design più audaci della casa di Cupertino negli ultimi anni.
Vision Pro 2026: l’era del chip R2 a 2 nanometri
Il futuro di Apple Vision Pro sembra orientato verso un aggiornamento sostanziale nel 2026, quando Cupertino introdurrà il nuovo chip R2 prodotto a 2 nanometri da TSMC. Questa transizione segnerà un netto salto in termini di potenza ed efficienza rispetto alla combinazione M2 + R1 attualmente in uso, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la gestione in tempo reale dei dati provenienti da fotocamere, sensori e microfoni. Se i rumor troveranno conferma, l’esperienza immersiva sarà più fluida, reattiva e con latenze praticamente impercettibili, mentre resta ancora incerta la possibilità di un refresh intermedio con chip M4 o M5 e un design rivisto per maggiore comodità.
Mondo Google
Android 16 QPR2 Beta 2 porta piccoli ma interessanti aggiornamenti alle icone e alla sicurezza
Google ha rilasciato la seconda Beta dell’aggiornamento QPR2 (Quarterly Platform Release) di Android 16 per i dispositivi Pixel compatibili, dalla serie Pixel 6 in avanti, introducendo principalmente novità estetiche e alcuni miglioramenti di sicurezza. La build BP41.250822.010 include le patch di settembre ed è accessibile ai partecipanti al programma Beta. Il cambiamento più evidente riguarda il Pixel Launcher, che ora consente di scegliere tra cinque forme regolari per le icone delle app, tra cui il classico cerchio, lo “squircle” tipico di iOS e tre forme più originali, con alcune limitazioni per le icone delle cartelle. Tra le altre novità si segnala l’introduzione di protezioni avanzate per gli SMS contenenti OTP, i primi test del programma Android Developer Verification, pensato per garantire l’identità degli sviluppatori sul Play Store, e algoritmi più efficienti per la gestione della memoria. L’app Impostazioni ha ricevuto miglioramenti di leggibilità e usabilità, con descrizioni aggiuntive sotto le voci di menu, tema Material 3 Expressive per sicurezza e privacy e nuove indicazioni per i widget nella schermata di blocco. Infine, la sezione Health Connect ora integra il contapassi con visualizzazione dei dati su periodi selezionabili. Pur non trattandosi di un aggiornamento rivoluzionario, questa Beta dimostra come Google stia affinando dettagli estetici e funzionali in attesa della versione stabile.
WearOS si arricchisce con Androidify: quadranti personalizzati con il bot
Google ha aggiornato l’app Androidify, ora in grado di creare avatar Android completamente personalizzati da foto o testi, e ha introdotto il supporto per WearOS, permettendo di trasformare questi bot in quadranti per smartwatch compatibili. La funzione, ancora in fase di test nella versione 1.2.1, consente di inviare direttamente l’avatar al dispositivo tramite la nuova API Watch Face Push, compatibile con WearOS 6 e successivi, scegliendo tra diversi layout e stili, dai design minimalisti a quelli più vivaci. Nei test, la feature ha funzionato su dispositivi come Galaxy Watch 8 Classic, mentre su altri modelli più datati non è stata compatibile, e richiede solo una semplice conferma sullo smartwatch per impostare il nuovo quadrante. Pur essendo operativa nelle versioni beta, Google non ha ancora comunicato una data ufficiale di rilascio, ma l’integrazione promette di rendere i quadranti dei dispositivi WearOS altamente personalizzabili, combinando creatività e interattività e portando la propria identità digitale direttamente sul polso.
Connessione Salute di Google evolve verso il tracciamento autonomo dei passi
L’app Connessione Salute di Google, inizialmente concepita come semplice aggregatore di dati provenienti da altre piattaforme, fa un importante passo avanti introducendo il monitoraggio autonomo dei passi. Con Android 16 QPR2 Beta 2, infatti, l’app è ora in grado di utilizzare direttamente i sensori dello smartphone per contare i passi dell’utente, senza dipendere da dispositivi esterni. Questo cambiamento segna l’inizio di una trasformazione della piattaforma, che da “hub” di raccolta dati potrebbe diventare uno strumento completo per il monitoraggio dei principali indicatori di salute. La novità era stata anticipata dall’analisi dell’APK nella versione 2508 di Android Canary, ma solo con le note di rilascio della Beta 2 Google conferma ufficialmente la funzione. All’apertura dell’app, un nuovo banner informa l’utente della capacità di tracciamento dei passi e permette di accedere alle altre applicazioni connesse. Premendo il tasto “Review”, si apre una pagina che elenca tutti i dispositivi che contribuiscono ai dati in Health Connect, incluso lo smartphone stesso, attualmente indicato come dispositivo “sconosciuto”. Questa introduzione segna un passo importante verso un ecosistema più autonomo e completo per il monitoraggio personale della salute, integrando funzionalità precedentemente assenti e anticipando possibili evoluzioni future della piattaforma.
Google rafforza la protezione contro la diffusione di immagini intime non consensuali
Google ha annunciato un importante passo avanti nella lotta alla diffusione di immagini intime non consensuali (NCII) sul web, collaborando con StopNCII.org, piattaforma sviluppata dal South West Grid for Learning (SWGfL) nel Regno Unito. L’iniziativa mira a bloccare foto e video intimi diffusi senza consenso attraverso l’uso di impronte digitali crittografiche (hash) generate in forma sicura e anonima dalle persone coinvolte. Questa tecnologia permette di identificare contenuti compromettenti senza doverli condividere pubblicamente, e si applica anche a immagini manipolate o deepfake pornografici generati con intelligenza artificiale. L’obiettivo di Google è ridurre il peso emotivo e burocratico sulle vittime, che spesso devono segnalare manualmente ogni contenuto, spostando l’attenzione dalla sola rimozione alla prevenzione. La collaborazione con StopNCII si inserisce in un contesto più ampio, già sostenuto da Meta, Microsoft, TikTok, Reddit e Snapchat, volto a creare una rete di protezione capace di rendere sempre più difficile la circolazione di immagini intime non consensuali. In questo modo, chi subisce NCII può riacquisire parte del controllo perso, riducendo rischi di stigmatizzazione sociale, ripercussioni psicologiche e danni professionali.
Google Maps su Android rinnova l’interfaccia con Material 3 Expressive, migliorando accessibilità e usabilità
Google Maps per Android sta ricevendo aggiornamenti significativi legati al linguaggio visivo Material 3 Expressive, volti a rendere l’esperienza d’uso più uniforme e intuitiva. La modifica più evidente riguarda il carosello di funzioni come Indicazioni, Avvia, Chiedi, Chiama, Salva e Condividi, che in precedenza si trovava in alto e scompariva con lo scorrimento della pagina; ora viene fissato stabilmente nella parte bassa dello schermo, facilitando l’accesso con una sola mano e migliorando la coerenza dell’interfaccia. Contestualmente, le schede dedicate a Panoramica, Recensioni, Foto e Informazioni si posizionano subito sopra le anteprime fotografiche, chiarendo la gerarchia dei contenuti e rendendo più leggibili valutazioni, distanza e dettagli aggiuntivi. L’aggiornamento introduce anche i nuovi container Material 3 Expressive per campi come descrizione, indirizzo, sito web e numero di telefono, sostituendo le linee di separazione con pulsanti in stile pillola e donando all’app un aspetto più moderno e uniforme. Questi interventi si affiancano ad altri aggiornamenti già presenti, come la barra inferiore più compatta e il menu account a schermo intero, pur senza integrare ancora il sistema di colori dinamici previsto da Material You. Le novità sono disponibili nella beta più recente di Google Maps, versione 25.37.x, e rappresentano un passo importante verso un’interfaccia più funzionale e gradevole.
Mondo Samsung
One UI 8.5 già in sviluppo per Galaxy S25 Ultra, primi segnali dai server Samsung
Mentre la Samsung ha appena completato il rilascio stabile della One UI 8.0 basata su Android 16 per la serie Galaxy S25, i server interni dell’azienda mostrano già la presenza della futura One UI 8.5 per il Galaxy S25 Ultra, segnale di uno sviluppo accelerato della nuova versione della sua interfaccia proprietaria. La release 8.5, attesa ufficialmente solo nel 2026 insieme al lancio della serie Galaxy S26, rimane per ora confinata ai test interni e non ci sono dettagli concreti sulle novità. Tuttavia, si prevede che includa un aggiornamento del browser proprietario e nuovi filtri o watermark per le foto, oltre a ottimizzazioni generali della piattaforma. Parallelamente, Samsung continua a rifinire la serie S26, con frequenti leak sul design dei modelli, e almeno due varianti dovrebbero utilizzare il chipset Exynos, mentre l’S26 Ultra potrebbe introdurre funzioni ispirate alle ultime innovazioni dei nuovi iPhone, anticipando un ulteriore passo avanti nella personalizzazione e nelle funzionalità della sua interfaccia mobile.
Samsung e gli aggiornamenti bloccati: possibile bug nei server
Alcuni utenti Galaxy hanno recentemente segnalato un messaggio insolito durante il download degli aggiornamenti: “Impossibile scaricare l’aggiornamento: il server ha raggiunto il limite giornaliero di download. Riprova domani o aggiorna il telefono usando Smart Switch sul computer“. Sebbene il messaggio lasci intendere un limite imposto dall’azienda, appare improbabile che Samsung, nota per la sua infrastruttura di distribuzione molto robusta, abbia deliberatamente vincolato i download giornalieri. Più plausibile è che alla base del problema ci sia un bug tecnico nei server o nella rete di distribuzione dei contenuti, un errore temporaneo che potrebbe generare confusione tra gli utenti preoccupati per la sicurezza e la regolarità degli aggiornamenti. In attesa di un chiarimento ufficiale, l’opzione alternativa di utilizzare Smart Switch sul computer rimane una soluzione pratica per completare l’installazione delle patch senza dover attendere.
Galaxy Z TriFold e Samsung XR: prime indiscrezioni sulle date di lancio
Secondo fonti coreane, Samsung avrebbe pianificato il debutto del suo primo headset XR per il 21 ottobre, con disponibilità immediata alla vendita e un prezzo stimato intorno a 2 milioni di won (~7.663 R$), posizionandosi tra Apple Vision Pro e Meta Quest 3. L’azienda prevede una produzione iniziale di 100.000 unità, suscettibile di aumenti in base alla domanda. Il Galaxy Z TriFold, invece, dovrebbe arrivare successivamente, tra fine ottobre e novembre, confermando l’intenzione di Samsung di espandere la sua gamma di dispositivi pieghevoli. Sempre secondo il giornale ET News, il colosso sudcoreano collaborerà con Google per lanciare nuovi occhiali XR all’inizio del prossimo anno, basati sul prototipo Project Moohan, anticipando l’espansione del proprio ecosistema di realtà aumentata e mista.