Apple ha recentemente annunciato due importanti aggiornamenti che stanno facendo parlare di sé nel mondo della tecnologia. Il primo riguarda l’introduzione di una commissione del 30% su tutti gli acquisti di annunci pubblicitari su Facebook e Instagram effettuati tramite dispositivi iOS. Questo cambiamento, già implementato negli Stati Uniti a febbraio, si estenderà a livello globale a partire dal 1° luglio, sollevando critiche per presunte pratiche anti-competitive da parte di Apple. Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, ha risposto a questa mossa introducendo nuovi processi sul web che consentono di evitare queste commissioni extra, ma limitando alcune funzionalità disponibili sui dispositivi iOS. La controversia, alimentata da accuse da parte di regolatori e concorrenti, mette in luce il difficile equilibrio tra profitto aziendale e equità nel mercato digitale.
La decisione di Apple di estendere la commissione del 30% ad altre regioni del mondo è stata accolta con disapprovazione da diversi attori del settore tecnologico e da regolatori internazionali. Meta ha criticato apertamente questa mossa, sostenendo che penalizza non solo le piattaforme di social media ma anche gli inserzionisti che devono ora gestire costi aggiuntivi non previsti nei loro budget. Pedro Pavón, Direttore della Privacy & Politiche di Equità di Meta, ha evidenziato come questa tassa possa ridurre la competitività sul mercato, limitando la capacità di altre piattaforme di competere con Apple su base paritaria.
Le preoccupazioni sono state sollevate anche dalle autorità di regolamentazione dell’UE e da un giudice federale degli Stati Uniti, che hanno esaminato la situazione per valutare possibili violazioni delle normative antitrust.
Nel frattempo, mentre le discussioni sulle commissioni pubblicitarie monopolizzano l’attenzione, Apple ha inaugurato il lancio internazionale di Apple Vision Pro, un avanzato visore spaziale che promette di trasformare le interazioni umane con la tecnologia. Fino a poco tempo fa disponibile esclusivamente negli Stati Uniti, il Vision Pro è ora disponibile in Cina, ad Hong Kong, in Giappone e a Singapore, segnando un importante passo verso l’espansione globale di questo innovativo dispositivo. Deirdre O’Brien, Senior Vice President Retail di Apple, ha celebrato l’arrivo del Vision Pro in questi nuovi mercati, sottolineando come il visore combinando contenuti digitali con il mondo fisico per offrire esperienze spaziali potenti, capaci di trasformare il modo in cui le persone lavorano, collaborano, si connettono e fruiscono dell’intrattenimento.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per l’espansione internazionale, ci sono alcune limitazioni che potrebbero influenzare l’adozione diffusa del Vision Pro. Analisti come Ming-Chi Kuo hanno evidenziato le sfide legate al prezzo elevato del dispositivo e alla necessità di ulteriori sviluppi in termini di comfort e applicazioni disponibili. Il Vision Pro, con il suo design avanzato e le funzionalità immersive, potrebbe non essere immediatamente accessibile a tutti i consumatori, specialmente in mercati sensibili ai costi come quelli emergenti.
Per rispondere a queste criticità, Apple sta già lavorando su varianti più accessibili del Vision Pro, che potrebbero non essere standalone ma richiedere la connessione a un iPhone. Questo potrebbe rappresentare un compromesso tra prestazioni e accessibilità, aprendo le porte a una più ampia adozione del visore nelle diverse fasce di mercato.