Apple sembra pronta a espandere ulteriormente il suo ecosistema tecnologico con varie novità interessanti: da un lato, l’introduzione di display a 90 Hz su MacBook Air, iPad Air e Apple Studio Display, e dall’altro lo studio interno “Atlas” per esplorare il mercato degli occhiali intelligenti. Nel mezzo, tanti aggiornamenti riguardanti i suoi sistemi operativi, ma anche problemi per gli iPhone 16 Pro e per ipadOS.
Display a 90 Hz sui nuovi dispositivi Apple
Stando a recenti indiscrezioni, Apple potrebbe lanciare nuove versioni di MacBook Air, iPad Air e Apple Studio Display con schermi a 90 Hz. Questa frequenza di aggiornamento, superiore agli attuali 60 Hz di gran parte dei prodotti Apple, garantirebbe un’esperienza visiva più fluida e reattiva, particolarmente apprezzata dagli utenti per lo streaming video, il gaming e il lavoro creativo. Secondo quanto riportato dal podcast The Upgrade, i nuovi pannelli saranno basati su tecnologia LCD, con un branding specifico chiamato “Liquid Motion,” che sostituirebbe il termine “ProMotion” usato per gli schermi a 120 Hz di dispositivi di fascia alta come iPad Pro e MacBook Pro. Sebbene non siano ancora disponibili dettagli su produttore, risoluzione o luminosità, è chiaro che Apple vuole offrire ai propri utenti un aggiornamento significativo senza spingersi fino alla fascia premium dei 120 Hz.Apple ha tradizionalmente mantenuto una certa cautela nell’adottare frequenze di aggiornamento elevate, a differenza dei principali competitor Android, dove i 120 Hz sono ormai lo standard anche su dispositivi di fascia media. Questa scelta è stata giustificata dalla volontà di mantenere i costi contenuti senza compromettere la qualità visiva.
Tuttavia, con l’introduzione di pannelli a 90 Hz, Apple sembra finalmente pronta a offrire un refresh rate più elevato anche su dispositivi non premium, un segnale importante per tutti gli utenti MacBook e iPad che desiderano una maggiore fluidità senza necessariamente acquistare i modelli di punta. Apple è inoltre in procinto di portare i 120 Hz anche sugli iPhone non Pro, con la tecnologia LTPO a refresh variabile già utilizzata nei modelli Pro. Questo aggiornamento uniforme sembra preludere a un allineamento delle prestazioni visive su tutti i dispositivi, migliorando l’esperienza utente su più livelli.
Progetto Atlas: verso gli occhiali intelligenti Apple
Parallelamente alle novità hardware, Apple ha avviato uno studio interno denominato “Atlas” per sondare il potenziale degli occhiali intelligenti. Il progetto, che ha coinvolto dipendenti selezionati in un sondaggio interno, mira a comprendere le preferenze degli utenti sui prodotti di realtà aumentata già presenti sul mercato, come gli occhiali Ray-Ban di Meta. Questo tipo di indagine rappresenta un passaggio chiave per Apple, che sta valutando di entrare in un settore dominato da dispositivi più economici ed essenziali. Gli occhiali di Meta, ad esempio, offrono funzioni limitate come registrazione video e assistenza AI, senza però integrare una vera realtà aumentata. Apple potrebbe utilizzare i feedback raccolti per sviluppare un prodotto in grado di competere direttamente con questi modelli, pur restando fedele alla qualità e all’innovazione che caratterizzano il suo marchio.Negli ultimi anni, Apple ha già mosso alcuni passi nel settore della realtà aumentata, lanciando il visore Vision Pro.
Tuttavia, il suo prezzo elevato e il design ingombrante ne hanno limitato l’adozione, destinandolo a un pubblico di nicchia. Con il progetto Atlas, Apple esplora un’opzione più pratica e accessibile: occhiali leggeri e versatili, in grado di integrarsi facilmente nella quotidianità, un po’ come gli AirPods hanno fatto nel campo dell’audio. Le sfide da affrontare sono molte: creare un dispositivo sufficientemente leggero e discreto da poter essere indossato per lunghe ore senza sacrificare le funzionalità. L’obiettivo, per Apple, sembra essere quello di proporre un dispositivo indossabile che offra funzioni AR di base e che possa gradualmente conquistare un’ampia fetta di consumatori, diventando forse, in futuro, un sostituto dell’iPhone.
Pannelli degli iPhone 16 Pro: utenti segnalano problemi di qualità casuale
Negli ultimi giorni, numerosi utenti degli iPhone 16 Pro e 16 Pro Max hanno manifestato preoccupazioni riguardo alla qualità casuale dei display, richiamando alla mente le problematiche riscontrate con i modelli precedenti. Le segnalazioni, principalmente diffuse su Reddit, evidenziano problemi come squilibri nel bilanciamento del bianco, immagini “granulose” simili a quelle dei film protettivi opachi e distorsioni cromatiche, con toni rosa e verdi visibili quando lo schermo è osservato da angolazioni diverse. Nonostante le richieste di sostituzione in garanzia nei punti vendita Apple, molti utenti si sono visti rifiutare l’assistenza. Un dipendente di Apple ha rivelato che la prima serie di iPhone 16 era principalmente equipaggiata con display LG, successivamente affiancati da pannelli Samsung, suggerendo che le differenze di qualità potrebbero derivare da questo mix. Gli utenti possono ancora verificare il produttore del display seguendo la guida di quattro anni fa, mentre i nuovi codici di identificazione per i pannelli LG e Samsung offrono un’alternativa per individuare il tipo di schermo.
Apple smette di firmare iOS 18.0.1, stop al downgrade dalla versione 18.1
Apple ha recentemente interrotto la firma di iOS 18.0.1, bloccando così la possibilità per gli utenti di iPhone e iPad di effettuare un downgrade alla versione precedente dopo l’installazione di iOS 18.1. Questa decisione è ormai una prassi consolidata per Apple, che cerca in questo modo di limitare la frammentazione del sistema operativo e di mantenere gli utenti su versioni più sicure e aggiornate. iOS 18.1 ha infatti introdotto nuove funzionalità di Apple Intelligence basate su intelligenza artificiale, oltre a importanti aggiornamenti per la sicurezza, inclusa la risoluzione di una vulnerabilità critica di Siri. Con questo blocco del downgrade, Apple prosegue nella sua politica di aggiornamento costante per proteggere i dispositivi e migliorare l’esperienza utente, lasciando agli utenti di iOS 17.7 la possibilità di mantenere aggiornamenti di sicurezza senza passare subito a iOS 18.
Apple rilascia le beta 2 dev di iOS 18.2, iPadOS 18.2 e macOS 15.2: tutte le novità
Apple ha recentemente rilasciato la seconda versione beta per sviluppatori di iOS 18.2, iPadOS 18.2 e macOS Sequoia 15.2, oltre alle nuove beta di watchOS 11.2, tvOS 18.2 e visionOS 2.2. Tra le principali novità figura l’espansione delle funzionalità di Apple Intelligence, che introduce strumenti come ChatGPT, Genmoji e Image Playground. Quest’ultimo permette di creare immagini personalizzate, mentre Genmoji consente di generare emoji basati sui volti degli amici. Anche Siri si arricchisce grazie all’integrazione avanzata con ChatGPT, ora capace di rispondere a comandi complessi e generare immagini su richiesta. Altre funzionalità includono opzioni avanzate di mirroring dell’iPhone, il miglioramento della gestione della batteria e una nuova modalità di visualizzazione per visionOS su Vision Pro. La versione definitiva di questi sistemi operativi è prevista per dicembre, ma le versioni beta sono già disponibili per il testing da parte degli sviluppatori.
Apple e il DMA: la Commissione Europea valuta la Conformità di iPadOS
La Commissione Europea ha avviato una valutazione della conformità di iPadOS alle disposizioni del Digital Markets Act (DMA), dopo che Apple ha annunciato misure per garantire una maggiore apertura nelle sue piattaforme. A partire dalla primavera del 2025, gli utenti iPhone nell’UE potranno finalmente impostare app di terze parti come predefinite per la navigazione e la traduzione, un cambiamento atteso da anni. Questo significa che sarà possibile scegliere alternative come Google Maps al posto di Apple Maps. Le modifiche di Apple si inseriscono nel contesto di un impegno più ampio per promuovere la concorrenza leale nel mercato tecnologico europeo, dove l’azienda è stata designata come “gatekeeper”. La Commissione Europea monitorerà attentamente queste misure per garantire che non solo rispondano ai requisiti del DMA, ma che offrano anche un reale miglioramento nelle opzioni per gli utenti. La non conformità a queste nuove regole potrebbe comportare sanzioni significative per Apple, fino al 10% del fatturato annuo globale, il che sottolinea l’importanza di questa trasformazione per l’ecosistema dell’azienda e per i consumatori europei.