In vista dell’autunno 2025, Apple si prepara a introdurre importanti cambiamenti nella sua gamma di prodotti e servizi, puntando su prestazioni più elevate, maggiore personalizzazione e una rinnovata attenzione all’ecosistema. Dai nuovi display a frequenza più alta sugli iPhone base alla potenza del chip A19 Pro, fino ai miglioramenti attesi con iOS 26 e al possibile debutto dell’AirTag 2, il colosso di Cupertino sembra voler rispondere con decisione alle richieste degli utenti e alle pressioni del mercato. Anche sul fronte dello sviluppo e della compatibilità, Apple mostra segnali di apertura, tra una nuova app pensata per designer e sviluppatori e scenari inediti di interoperabilità con il mondo Android. Tutti segnali che delineano una strategia evolutiva più flessibile, senza rinunciare all’identità e alla coerenza visiva che da sempre caratterizzano il marchio.
iPhone 17 base dice addio agli schermi a 60 Hz
Per anni gli iPhone base sono rimasti ancorati a schermi con frequenza di aggiornamento a 60 Hz, una scelta ormai superata rispetto agli iPhone Pro e alla maggior parte degli smartphone Android che adottano pannelli a 120 Hz, offrendo un’esperienza visiva più fluida. Recenti indiscrezioni dell’insider Digital Chat Station suggeriscono che tutta la gamma iPhone 17 abbandonerà finalmente i display a 60 Hz. Tuttavia, non è ancora chiaro se si tratterà di pannelli OLED LTPO con frequenza variabile fino a 120 Hz, come quelli dei modelli Pro, oppure di soluzioni meno avanzate come i pannelli LTPS a 90 Hz senza adattamento dinamico della frequenza.
Questa mossa potrebbe rappresentare un compromesso da parte di Apple per distinguere ancora una volta i modelli base dai Pro, offrendo però un netto miglioramento rispetto al passato. Sul fronte delle prestazioni, l’iPhone 17 sarà equipaggiato con il nuovo chip Apple A19 Pro, che promette un salto significativo rispetto all’A18 Pro: i test Geekbench 6 mostrano punteggi superiori a 4.000 in single-core e oltre 10.000 in multi-core, rispetto ai circa 3.500 e 9.000 dei precedenti modelli. La presentazione ufficiale della linea iPhone 17 è attesa per settembre 2025, e si prevede che Apple confermerà queste novità, segnando un passo avanti importante per la gamma base dei suoi smartphone.
Apple A19 Pro: prestazioni single-core dell’iPhone 17 al livello del chip M4
Le ultime indiscrezioni sul chip Apple A19 Pro, destinato a equipaggiare l’iPhone 17 Pro, suggeriscono un significativo miglioramento nelle prestazioni single-core, potenzialmente pari o superiore a quelle dell’M4, il processore utilizzato nei Mac più recenti e negli iPad Pro. Secondo il leaker Digital Chat Station, il nuovo chip potrebbe superare i 4.000 punti in Geekbench 6 per single-core, un balzo di circa il 18% rispetto ai 3.400 punti dell’attuale A18 Pro e addirittura oltre i circa 3.600 punti dell’M4.
Anche nel multi-core si prevede un incremento sostanziale, con punteggi oltre i 10.000 punti, sfidando così i concorrenti diretti come Snapdragon 8 Elite Gen 2 e MediaTek Dimensity 9500, che attualmente raggiungono già valori simili. Questi dati, se confermati, segnerebbero un ulteriore avvicinamento delle prestazioni degli smartphone a quelle dei computer, mantenendo alta la competizione tra Apple e i principali produttori di chip Android.
AirTag 2 in arrivo? iOS 26 nasconde indizi sul nuovo localizzatore Apple
Nel cuore del codice di iOS 26, presentato durante il WWDC 2025, emergono indizi concreti che sembrano confermare l’arrivo imminente di Apple AirTag 2. Anche se il nome del dispositivo non viene menzionato in modo esplicito, le stringhe individuate dagli sviluppatori parlano chiaramente della gestione di accessori tramite Bluetooth, della comunicazione tra dispositivi dell’ecosistema Apple e di un incremento della precisione nel rilevamento degli oggetti. Un insieme di indizi che, messi insieme, rafforzano le voci già circolate nei mesi scorsi sul debutto di una nuova generazione di localizzatori targati Apple entro la fine del 2025.
Alcune stringhe fanno riferimento anche a un uso potenziato della tecnologia UWB (Ultra Wideband), che dovrebbe garantire una precisione molto più elevata nel rilevamento della posizione, migliorando l’esperienza utente in modo netto. Tra le migliorie previste si ipotizza anche una maggiore integrazione con altri dispositivi Apple, tra cui le cuffie Vision Pro e l’ecosistema dei prodotti indossabili. Si parla inoltre di un nuovo chip in grado di offrire prestazioni superiori, pensato proprio per il tracciamento avanzato e in grado di interagire meglio con iOS. Nonostante ciò, alcune limitazioni fisiche legate alle dimensioni ridotte del dispositivo potrebbero influenzare l’entità degli aggiornamenti hardware. Altri dettagli fanno riferimento a una funzione avanzata di localizzazione per oggetti, animali domestici e altri elementi, con la possibilità che l’AirTag 2 arrivi anche con un altoparlante migliorato per un suono più udibile. L’insieme di queste novità potrebbe rendere il nuovo AirTag un accessorio ancora più utile e integrato nella strategia Apple per la smart life.
Apple ascolta gli utenti: Safari si reinventa in iOS 26 senza imporre cambiamenti
In iOS 26, Safari si presenta con un’interfaccia rinnovata e versatile, che abbraccia il nuovo linguaggio estetico “Liquid Glass” senza sacrificare la libertà d’uso. A differenza del passato, Apple consente di scegliere tra tre layout distinti — Compatto, Inferiore e Superiore — permettendo a ciascun utente di personalizzare l’esperienza di navigazione secondo le proprie preferenze. L’effetto traslucido, presente in tutte le modalità, aggiunge un tocco elegante e coerente con il resto del sistema. La scelta di non imporre modifiche ma di proporre alternative segna un cambio di rotta importante per Apple, che dimostra maggiore attenzione al feedback degli utenti e a una filosofia d’uso sempre più flessibile.
Icon Composer: la nuova app Apple che rivoluziona la creazione delle icone multipiattaforma
Apple ha rilasciato Icon Composer, un’applicazione gratuita per macOS (disponibile su App Store) pensata per semplificare la generazione di icone coerenti con il nuovo stile Liquid Glass su tutte le piattaforme dell’ecosistema, da iOS a macOS, passando per iPadOS, watchOS e persino visionOS. Grazie a un’interfaccia intuitiva e alla piena integrazione con Xcode, gli sviluppatori possono importare file SVG o PNG creati con software grafici esterni, organizzarli in livelli e gruppi, applicare effetti dinamici e visualizzarne l’anteprima in tempo reale nei vari contesti e modalità (chiara, scura, monocromatica). Icon Composer consente anche l’esportazione di versioni appiattite per il marketing e supporta la modifica dettagliata delle proprietà Liquid Glass attraverso l’Appearance Inspector, velocizzando l’adozione del nuovo design e garantendo una resa visiva uniforme su tutte le piattaforme Apple.
Apple Watch su Android? vivo ci prova davvero con il pieghevole X Fold5
L’ecosistema Apple, da sempre chiuso e impermeabile alle incursioni Android, potrebbe presto conoscere un’eccezione clamorosa. Secondo quanto dichiarato da vivo sul social cinese Weibo, l’X Fold5 sarà il primo smartphone Android in grado di connettersi ad Apple Watch. Una promessa ardita, che rompe uno dei tabù tecnologici più longevi: la compatibilità tra lo smartwatch della Mela e dispositivi non iPhone. Per ora, l’integrazione annunciata prevede la visualizzazione delle chiamate e dei messaggi in entrata sullo smartphone direttamente su Apple Watch, oltre alla sincronizzazione dei dati sanitari con l’app vivo Health.
Il tutto, però, resta avvolto da un alone di mistero: l’accoppiamento diretto è infatti tecnicamente bloccato da Apple, quindi l’ipotesi più concreta è che vivo stia utilizzando un’app proprietaria o una soluzione intermedia che sfrutta ancora l’iPhone come ponte. Non si tratterebbe quindi di compatibilità “piena“, ma piuttosto di un abile workaround che punta a colmare un vuoto avvertito da molti utenti. La sfida è lanciata, e se anche solo una parte della promessa sarà mantenuta, il pieghevole X Fold5 (già atteso al debutto nelle prossime settimane) potrebbe diventare il simbolo di una nuova era di interconnessione tra mondi prima inconciliabili.