Come gran parte dei colossi tecnologici, Apple, che presto potrebbe dedicarsi anche a prodotti pieghevoli, è molto attenta al rispetto ambientale e, in tal senso, in favore di Cupertino è giunta una bella notizia.
In tema di attualità legata alla mela morsicata, è emerso che People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) ha incoronato Apple come azienda dell’anno per il suo impegno nella rimozione della pelle dalla sua vasta gamma di prodotti, siano essi iPhone, iPad, Mac o Apple Watch. In un vibrante post sul blog domenicale, PETA innalza la voce di approvazione per questa decisione che, afferma l’organizzazione, “costituisce un esempio luminoso per altre imprese, rispondendo congiuntamente alla crescente richiesta di prodotti rispettosi dell’ambiente“.
L’eliminazione della pelle non solo segna un importante gesto etico ma, secondo le stime di PETA, salverà innumerevoli vite animali, considerando che milioni di creature, quali bovini, capre, pecore e coccodrilli, vengono annualmente sacrificati per il loro prezioso rivestimento cutaneo. Un passo coraggioso che si erge anche come pilastro fondamentale nell’ambizioso obiettivo di Apple di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2023, poiché la produzione di pelle è notoriamente un processo ad alta intensità di carbonio contribuente ai cambiamenti climatici.
L’attenzione di PETA si posa anche sulla nuovissima linea di cinturini per Apple Watch e custodie per iPhone denominata FineWoven, acclamata per il suo minore impatto ambientale rispetto alle tradizionali produzioni di pelle ad alta intensità di carbonio. Sebbene Apple si discosti dalla pelle, PETA fa notare che i produttori di accessori possono ancora optare per questo materiale. Pertanto, l’organizzazione spinge i consumatori a fare scelte consapevoli, incoraggiando l’uso di accessori realizzati con materiali sostenibili come la plastica riciclata o la fibra di bambù. In un mondo in cui la consapevolezza ambientale è sempre più centrale, il gesto di Apple si configura come un faro, illuminando la via per un futuro più sostenibile e compassionevole.
Parlando invece di prospettive più futuribili, ecco i dispositivi pieghevoli accennati in apertura. Dalle intricante trame dei brevetti Apple è già emerso un futuro pieghevole, con l’anticipato “iPhone pieghevole” previsto per il 2025. Un nuovo capitolo di questa vicenda si apre con il rapporto del portale The Elec, rivelando che Samsung è già impegnata a riorganizzarsi per rispondere ai desiderata di Cupertino. La danza delle riorganizzazioni interne si svolge nel palcoscenico di Samsung Display, che ha focalizzato le sue abilità su dispositivi pieghevoli destinati ad Apple. Emergono dettagli di un team dedicato ai microdisplay, mirato a incarnare la visione di Apple per i dispositivi XR. Un compito che impone a Samsung Display di fornire schermi non solo per gli imminenti visori di realtà virtuale Apple Vision Pro, in uscita nel 2024, ma anche per i misteriosi dispositivi pieghevoli ancora in fase di creazione.
The Elec accenna anche a LG Display, che sembra immergersi nella creazione di schermi flessibili da 20 a 25 pollici. Una sinfonia di dimensioni che potrebbe prefigurare l’arrivo di un MacBook o di un iPad dalle forme cangianti. L’ipotesi di un MacBook pieghevole aveva già solleticato le anticipazioni, ma ora fonti rivelano che il debutto potrebbe materializzarsi solo nel 2026. Nel frattempo, un iPad pieghevole potrebbe svelare i suoi segreti già nel 2025. Le voci di corridoio suggeriscono che LG, in questo preciso istante, stia plasmando lo schermo destinato a dare forma al futuro dei tablet pieghevoli di Apple.