Da oltreoceano giunge notizia che Apple avrebbe messo a segno un nuovo colpo nell’ambito dell’intelligenza artificiale acquistando la giovane start-up “Emotient”, con quartier generale in quel di San Diego. Vediamo di saperne di più.
Emotiont è un’azienda, giovane ma già leader nell’intelligenza artificiale, il cui nome potrebbe non dire niente anche ai più esperti di tecnologia. In realtà dietro l’azienda di San Diego si cela la creazione di “Emotient Analytics”, un progetto che, tramite l’analisi delle espressioni facciali frame dopo frame, consente di riconoscere l’apprezzamento delle persone verso marchi e prodotti.
L’applicazione principale di Emotient Analytics è, come visto, quella commerciale ma questo progetto è stato ipotizzato anche per ordinare i propri contenuti personali, sui device mobili e non, a seconda del proprio stato d’animo. Molto importante, poi, è anche l’ambito applicativo della sicurezza: in questo caso, la dottoressa Marian Barltett, già docente presso l’Institute for Neural Computation (UCSD) e co-fondatrice di Emotient, ha spiegato che il loro prodotto principale è stato già adoperato, in laboratorio, per verificare lo stato di veglia durante la guida di un simulatore automobilistico. I risultati hanno fornito conferma di un grande successo visto che si è potuto prevedere un incidente (per colpo di sonno) con ben 60 secondi di anticipo. E relative vite salvate.
Emotient Analytics, capace inoltre di rilevare le emozioni di più persone in simultanea, è stato anche usato, in un esperimento con i Google Glass, per riconoscere le emozioni complesse di coloro che venivano ripresi dalla videocamera: emozioni come gioia, sorpresa, frustrazione, tristezza, paura, disgusto, disprezzo e rabbia sono state smascherate come neanche il mitico dottor Cal Lightman di “Lie to me” (a sua volta mutuato dal vero esperto Paul Ekman) sarebbe riuscito a fare.
A cosa servirà tale acquisizione da parte della Apple? La società con base a Cupertino ha confermato, al Wall Street Journal, tale acquisizione spiegando che “l’acquisto di piccole realtà aziendali rientra in un progetto di crescita” ma senza spiegarne la natura. Non ci vuole, tuttavia, molta fantasia nel capire che Apple vuole incrementare gli assi a sua disposizione nella partita per l’intelligenza artificiale: già nello scorso Ottobre, la società di Tim Cook aveva acquistato la start-up “VocalIQ” che si occupa di aiutare i computer a interpretare il linguaggio umano ed oggi, evidentemente, si è aggiunto un nuovo tassello ad un settore che deve interessare davvero molto in quel di Cupertino.
Apple acquista Emotient, leader del riconoscimento emozionale sui volti delle persone, e accelera, a tappe forzate, la sua corsa verso la realizzazione della prima interfaccia utente davvero smart nel rapporto tra macchina ed uomo.