Apple sta gradualmente abbandonando il suo tradizionale ciclo annuale di aggiornamento dei prodotti, optando per rilasci più frequenti e scaglionati. Questa decisione, sebbene sia una mossa coraggiosa, risponde a una crescente necessità di ridurre i ritardi nel lancio di prodotti e migliorare la flessibilità della produzione.
Storicamente, Apple ha seguito una strategia di lancio autunnale, presentando nuovi dispositivi come iPhone, iPad e Mac dopo l’annuncio del software durante la Worldwide Developers Conference di giugno. Questo approccio, consolidato nel tempo, ha garantito stabilità interna e consentito di ottimizzare la gestione delle vendite durante il trimestre delle festività. Il ciclo di aggiornamenti annuali ha avuto numerosi vantaggi.
In primo luogo, forniva ai team Apple una chiara scadenza da rispettare, garantendo una sincronia interna nella progettazione e produzione. In secondo luogo, offriva agli analisti e agli investitori una finestra prevedibile sui nuovi lanci, consentendo loro di prevedere con precisione l’andamento delle vendite. In terzo luogo, consolidava l’efficacia del marketing, creando un unico grande evento mediatico a settembre, una data strategica in cui l’attenzione globale era alta, poiché l’estate si concludeva e il pubblico era pronto a recepire le novità.
Tuttavia, con il passare del tempo, questa strategia ha iniziato a mostrare alcune crepe. Apple ha ora una gamma di prodotti molto più ampia, con diversi modelli di iPhone, iPad, Mac e AirPods. Il tentativo di aggiornare tutto ogni anno si è rivelato non pratico, e alcuni dispositivi, come l’iPhone SE e l’Apple Watch Ultra, non necessitano di una revisione annuale. Inoltre, la complessità crescente dell’ecosistema Apple, che include numerosi sistemi operativi (iOS, macOS, watchOS, tvOS, iPadOS, visionOS) e la gamma di hardware da sviluppare, ha portato a ritardi significativi, soprattutto nelle funzionalità software.
Un esempio chiaro è il recente lancio dell’iPhone 16, pubblicizzato come il primo dispositivo costruito per sfruttare al meglio le funzionalità di intelligenza artificiale di “Apple Intelligence“. Tuttavia, quando l’iPhone è stato reso disponibile, queste funzionalità non erano ancora pronte, segnando una deviazione dai precedenti standard dell’azienda, che evitava di presentare innovazioni non pronte al momento del rilascio. Questo cambiamento di strategia si è fatto notare anche nel campo dell’hardware: Apple ha scelto di non aggiornare ogni anno modelli come l’Apple Watch SE o l’Ultra, riservando aggiornamenti per un ciclo biennale, come accadrà con le versioni in arrivo nel 2025.
Guardando al futuro, Apple sembra destinata a rilasciare prodotti e aggiornamenti in modo più scaglionato. Questo potrebbe essere vantaggioso, poiché permetterebbe di legare le novità hardware alle funzionalità software in arrivo, rendendo i lanci meno affrettati e migliorando l’esperienza complessiva. Gli aggiornamenti previsti per iOS 18 nel 2025 saranno il banco di prova per questa nuova filosofia, che potenzialmente porterà anche a una maggiore innovazione e flessibilità da parte dell’azienda.