Yomawari: Midnight Shadows, avventura grafica tra le ombre della notte

Il secondo capitolo della storia di Yomawari esce esattamente un anno dopo l'uscita del primo titolo e presenta un'ambientazione da una parte dolce e fiabesca, dall'altra tetra e oscura, per superare la paura del buio.

Yomawari: Midnight Shadows, avventura grafica tra le ombre della notte

Yomawari: Midnight Shadows è il nuovo titolo sviluppato dalla programmatrice Yu Mikozami in collaborazione con la software house Nippon Ichi Software: dopo il discreto successo del primo capitolo dello scorso anno, Yomawari: Night Alone. Si tratta di un’avventura grafica con prospettiva isometrica che racconta la storia buia e piena di ostacoli che si aggira attorno alla piccola Yui.

Yui deve affrontare molte nuove paure nel suo percorso di bimba: improvvisamente perderĂ  il padre, poi il cagnolino Kuro, il suo compagno fedele, se ne andrĂ  e lascerĂ  la piccola, mentre la sua migliore amica, Haru, presto la abbandonerĂ  e Yui rimarrĂ  sola. La piccina dovrĂ  vincere la paura del buio e riuscire a scampare ai numerosi pericoli che incontrerĂ  dal momento che la sua amica se ne andrĂ  dalla piccola montagnetta dove avevano organizzato una serata di giochi.

Da qui prenderà forma un’invisibile presenza tetra che, con la sua voce raccapricciante, spingerà Yui verso pericoli e ostacoli inimmaginabili nel cuore della notte. Qui parte la “giocabilità” di Yomawari: Midnight Shadows: attraverso i parchi e le campagne sarà importante evitare pericoli e nemici, muoversi spegnendo la torcia e di soppiatto, fino a risalire piano piano alla scomparsa della propria amichetta Haru.

Il gioco rimane, come per il precedente titolo, legato alla formula “trial and error”: ovvero bisogna fare di tutto per evitare di incappare in degli errori, a causa dei quali altrimenti si risulterà sconfitti, ripartendo dal precedente punto di salvataggio, e cercare una nuova strategia per evitare l’ostacolo. La strategia di gioco dunque non è stata modificata, e le novità da questo punto di vista sono poche.

L’atmosfera e la grafica sono fiabesche come nel primo capitolo e ben realizzati; c’è la deliberata scelta di non inserire una colonna sonora, per percepire tutti i suoni ambientali nel silenzio della notte: tutto ciò crea molta atmosfera. Il testo non è stato tradotto in italiano ed i dialoghi, in inglese, sono piuttosto semplici da tradurre (sebbene sia necessario conoscere la lingua).

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