Si avvicina il regno delle tenebre e l’era dei mortali sta per finire. Questa è la lugubre premessa che ci fa aprire le porte per Warhammer End Times – Vermintide: una gigantesca orda di Skaven invaderà le terre mortali. Un’orda senza fine di topi antropomorfi invaderà il mondo dei mortali ed i pochi sopravvissuti dovranno lavorare molto e darsi da fare per poter resistere a questa invasione di esseri putridi.
Queste sono le premesse di Warhammer End Times – Vermintide. Se avete presente Left 4 Dead, questa è una perfetta reinterpretazione di quel bel gioco basandosi sulla licenza di Warhammer e del suo mondo da gioco di ruolo e di strategia. Attenzione, però: a differenza di Left 4 Dead dove i nemici si eliminavano principalmente in combattimenti corpo a corpo, in questo gioco ve la dovrete cavare con attacchi a distanza di ogni genere per poter essere competitivi contro le orde di Skaven e di altre creature dalla forma di topo che vi attaccheranno. Non ci sarà spazio per respirare, e dovrete sempre avere pronta un’arma per resistere e non venire sconfitti.
Parliamo del comparto grafico. Rispetto alla media dei giochi basati su Warhammer, qui abbiamo una grafica sicuramente di livello superiore, che vi darà davvero l’idea di essere immersi in un mondo lugubre in cui non c’è più spazio per la vita civilizzata: texture ben fatte e personaggi all’altezza condiscono questo gioco. Parlando invece del multiplayer, vera anima del gioco, bisogna dire che la pecca è che si può giocare solamente in quattro, e non di più, per partita. Questo può costituire un grosso limite sia per affrontare le orde di Skaven, sia per formare delle squadre competitive.
Nelle prerogative di un gioco semplice ed intuitivo, Warhammer End Times – Vermintide non ha mancato di fare centro nei suoi obiettivi e, su una peculiare semplicità della storia, ha fondato un gioco interessante sia per i fan di Warhammer, sia per quelli degli sparatutto.