"Trials of Mana": remake di un grande RPG famoso in Giappone, con una versione moderna

"Trials of Mana" è il remake di un grande gioco di ruolo giapponese del lontano 1995, notissimo ed amato nel Paese del Sol Levante, meno in Europa, dove con questa versione conoscerà una nuova popolarità.

"Trials of Mana": remake di un grande RPG famoso in Giappone, con una versione moderna

Trials of Mana” è il remake di un grande gioco di ruolo giapponese del lontano 1995, notissimo ed amato nel Paese del Sol Levante, meno in Europa, dove con questa versione conoscerà una nuova popolarità. La software house Square Enix, la stessa di videogiochi famosi in tutto il mondo, come la saga di Final Fantasy, prova a dare luce ad un gioco di successo del passato, ora in versione per PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch.

Ben 25 anni fa, “Seiken Densetsu 3”, il titolo originale di “Trials of Mana”, era notissimo su Super Nintendo in Giappone. Il remake punta su un chiaro rinnovamento della grafica, lavorando su parametri molto moderni, arricchendo il titolo di numerose scene cinematiche di impatto che impreziosiscono l’avventura. Si comincia con la scelta tra due personaggi, puntando su un “titolare ” e due comprimari.

Prendendo questa scelta, si sviluppa tutta una storia che condurrà ad un finale sempre diverso rispetto a questa decisione di partenza. “Trials of Mana” si gioca su una dinamica di coppia, così come i boss principali lavoreranno anch’essi in duo per battere il gruppo del giocatore. La storia racconta del potere magico, del “Mana” appunto, che scarseggia, e del fatto che una fatina incarica il protagonista di restituire al mondo, attraverso la Spada del Mana, l’influsso arcano.

Il gioco sviluppa, escludendo partenza e finale, un corpo dell’avventura simile per tutte le storie: i personaggi non trovano una caratterizzazione ampia e le dinamiche si sviluppano principalmente nei combattimenti, in cui il sistema è quello classico a scelte degli RPG nipponici dove, con una serie di combinazione di tasti, possiamo migliorare i danni inflitti agli avversari, riprodotti in tre dimensioni per l’occasione.

La netta attualizzazione che “Trials of Mana” ha subito per adattarsi ad essere un gioco moderno funziona su un’elaborazione artistica, paesaggistica e musicale molto elaborata, mentre la grafica ed una revisione complessiva di tutti gli ambiti storici non hanno ricevuto il giusto tributo che avrebbe meritato un remake venticinquennale. Il gioco ha un doppiaggio e sottotitoli in inglese: il sonoro parlato non è però di buon livello.

Un discorso di chiusura lo merita la difficoltà dell’avventura: giocando ai livelli più bassi, “Trials of Mana” si presenta accessibile e, per i giocatori esperti di giochi RPG, risulterà fin troppo poco elaborato. La difficoltà “Hard” ha qualche sussulto in più, in alcuni scontri con avversari cruciali e con i boss conclusivi, ma anche qui siamo di fronte ad una sfida sostenibile per i patiti del genere di ruolo.

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