"The Sinking City": Frogwares torna a portare il mistero e la suspense sugli schermi videoludici

"The Sinking City" vede il grande ritorno della software house Frogwares a coinvolgere i giocatori di tutto il mondo nell'investigazione nella classica modalità di gioco adventure, come nella fortunata serie dedicata a Sherlock Holmes.

"The Sinking City": Frogwares torna a portare il mistero e la suspense sugli schermi videoludici

The Sinking City” riporta in auge il classico gioco adventure – puzzle, con il ritorno in grande stile della software house software Frogwares, che nel corso dell’ultimo decennio ha portato al successo la fortunata serie dedicata a Sherlock Holmes, con una storia sempre coinvolgente, ricca di suspence dal primo all’ultimo istante, e con investigazioni complesse e ricche di enigmi.

La storia del PC/consolle game (Xbox One, Nintendo Switch, PS4) “The Sinking City” torna a riproporre questo genere di situazioni, su tutte le principali piattaforme videoludiche. Una grande novità, rispetto alla saga dell’investigatore londinese, è che l’ambientazione del gioco è proposta in un open world molto esteso, di una città da esplorare da capo a fondo per trovare la soluzione ai vari misteri proposti nel titolo.

Nei panni di Charles Reed, investigatore privato di fama, il giocatore verrà portato nella spettrale cittadina di Oakmont, nel Massachusetts, dove un’alluvione ha devastato l’abitato e la sua economia e, principalmente, dove gli abitanti sono in gran parte coinvolti da visioni e da incubi; oltre a questo, le strade sono invase da creature deformi che non si sa da dove vengano e che mettono in pericolo l’incolumità delle persone.

Il gioco propone, rispetto alla classica avventura grafica, una moderna mappa aperta con proposizione in terza persona del protagonista e con anche dei frangenti dove sarà necessario battere e sconfiggere gli avversari presenti negli angoli più oscuri di Oakmont. La struttura dell’indagine ed i colpi di scena funzionano alla grande, meno la grafica complessiva, di buon livello ma ricca di lacune ed errori non sempre piacevoli.

Il personaggio di Charles avrà una progressione come nei classici giochi di ruolo: la differenza sostanziale da questi ultimi riguarda il fatto che, rispetto a colpi, incantesimi ed abilità con le varie armi, a trarne vantaggio saranno soprattutto le capacità investigative del protagonista, che più avanza e più, in modo progressivo, saprà scoprire i dettagli e le piccolezze che si nascondono negli scenari e trovare indizi che porteranno al finale.

Le novità, come il sistema di combattimento, non sono quelle meglio riuscite: un insieme di colpi e di avversari che sono abbastanza approssimativi sia nell’efficacia sia dei movimenti del protagonista che delle controparti. L’impianto classico è invece sempre molto funzionale e porta ad una longevità avanzata del titolo; gli interlocutori sono complessivamente discreti, seppur qualche personaggio appaia più una comparsa che un vero partecipante alla storia.

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