“The Division 2: Warlords of New York” è la principale espansione di “The Division 2”, lo sparattutto in cui la prima regola è colpire mentre si sta il più possibile coperti (genere cover shooter) e compiendo un’azione di squadra rapida e letale. Il gioco è disponibile per le piattaforme Xbox One, PlayStation 4, PC e Stadia, dal 3 marzo 2020 e con scenari ed azioni che comportano notevoli miglioramenti rispetto alle lacune del titolo principale.
In uno scenario realizzato con grande attenzione alle vie e dei palazzi newyorkesi, trova posto l’azione per conquistare, strada dopo strada, un avanzamento reso complicato dalle bande di criminali che si sono impossessati della città a stelle e strisce, i Rikers ed i Purificatori, pronti a colpire con i loro uomini assetati di sangue. L’azione si svolge in uno scenario primaverile-estivo, dopo il lungo inverno della campagna principale di “The Division 2”.
La trama si distende, in maniera positiva, su missioni che implicano la sconfitta di ognuno dei Warlord, i capi delle bande criminali della città, con una formula che è però già stata proposta nella prima campagna, senza alcuna variazione: quattro boss da sconfiggere per arrivare ad affrontare quello finale. Oltretutto, molte delle missioni messe a disposizione del giocatore sono ripetitive e rischiano di diventare una routine noiosa in sessioni di gioco lunghe.
Comunque c’è anche tanto di buono in “The Division 2: Warlords of New York”: alcune scelte sono scontate ma pur sempre buone, come ampliare il rango dei livelli del protagonista, Aaron Keener, dal 30 al 40, con quattro nuove abilità che si conseguiranno con la sconfitta di ognuno dei Warlord, con inoltre molte specializzazioni ulteriori a dare un maggior tono all’azione, con rese molto buone nel momento in cui si passa ai fatti contro gli avversari.
Migliorate anche le modalità di azione di massa, ci sono pure i livelli Shade che aggiungono ulteriore carburante per proseguire nell’avanzare estenuante nelle strade della maggior città statunitense della costa orientale. Il gioco assume un grande connotato di longevità giocato dalla partenza fino alla fine: è migliore se giocato in modalità cooperativa con amici, ma risulta altrettanto accessibile e giocabile pure se intrapreso come giocatore singolo.