"The Blind Prophet": avventura dark in un mondo oscuro e tetro

"The Blind Prophet" è inscenato in una città oscura ed ai limiti della fine del mondo: il protagonista, attraverso enigmi punta e clicca, cercherà di salvare gli abitanti dai demoni che lo insidiano.

"The Blind Prophet": avventura dark in un mondo oscuro e tetro

The Blind Prophet“è un’avventura classica “punta e clicca” di tipo dark, ispirata a scenari oscuri e tetri tipici della cultura noir francese, da cui vengono i tre autori del piccolo studio Ars Goetia, per un videogioco venduto per PC sulle piattaforme gaming come Steam. I tre autori hanno fatto il possibile per mettere in piedi un’avventura gradevole, bella nella grafica, ma per il resto povera. Vediamo perché.

Il gioco è incentrato su un mondo gotico molto scuro e quasi privo di luci, in particolare sulla città di Rotbork, un luogo decadente, povero e finito nel dimenticatoio a causa di una crisi economica senza precedenti ed alla presenza di creature demoniache. In questo scenario scende dal cielo l’Apostolo Bartholomeus, il protagonista, uno dei dodici guerrieri di Dio, per estirpare dalla città i malvagi.

Se il disegno a fumetti è ben realizzato ed ispirato ad altri classici del genere, lo stesso non si può dire della trama e dei dialoghi con i personaggi: la storia offre racconti scarni e dialoghi poco introspettivi, molto basici, che rischiano di estraniare il giocatore dall’atmosfera del gioco. Bartholomeus ha una buona caratterizzazione, al contrario degli altri interpreti principali, come la sua compagna di avventura, Vic, con una visione caratteriale modestamente approfondita.

Negli angoli della storia di “The Blind Prophet” ci sono vari enigmi, una variante per cercare di mettere un po’ di pepe ad un racconto che si rivela molto piatto e basilare: sono pochi i puzzle complicati e ben riusciti, molto di più gli enigmi ripetitivi che alla lunga si rivelano uguali tra di loro ed anche frustranti nella risoluzione, sapendo in buona sostanza fin da prima dove si va a parare.

La storia non offre inoltre una rigiocabilità seria e quindi priva di longevità il gioco. L’esperienza di gioco è troppo breve per poter essere riproposta, anche a tempo di distanza, e nel corso dell’esposizione narrativa paiono mancare pezzi e pagine, come ad esempio la possibilità di incrociare solo quattro dei sei demoni avversari e, provando a modificare le poche scelte possibili nella storia, si incontreranno sempre e comunque i soliti quattro demoni.

Infine rimane il comparto tecnico, la cui grafica offre l’unico spunto di lode, un fumetto ben concepito, disegnato con i toni adeguati alla storia e concettualmente ineccepibile. Meno bene il sonoro ed i dialoghi, non sempre masterizzati al meglio; il gioco gira bene anche su PC non particolarmente aggiornati e non fornisce particolari elementi da contestare sul piano programmatico.

Continua a leggere su Fidelity News