"Return of the Obra Dinn", l’avventura servita su un menu à…la carte!

"Return of the Obra Dinn" è un'avventura disegnata completamento su fogli di carta, con uno stile manuale pazzesco, elegante ed inimitabile. L'avventura si svolge nell'Ottocento ed i disegni riflettono benissimo queste atmosfere.

"Return of the Obra Dinn", l’avventura servita su un menu à…la carte!

Return of the Obra Dinn“è un gioco particolare, non aspettatevi qualcosa di standard per il mondo del videogioco: niente di più sbagliato. Il disegno su carta con matita nera su scala di grigi contraddistingue completamente questo gioco di avventura grafica, uscito il 18 ottobre 2018, realizzato da Lucas Pope, un vero maestro dei videogames, nella sola versione per PC.

I disegni su carta, tra il 1700 ed il 1900, prima della nascita della fotografia, hanno riportato con il loro stile elegantissimo e fedele alla realtà il mondo preindustriale ed industriale, nonché quello coloniale e della conquista dei continenti. “Return of the Obra Dinn” si rifà a questo stile artistico e racconta la storia di un investigatore assicurativo in viaggio per le Indie Orientali nel 1807.

Una nave, per l’appunto l’Obra Dinn, partì nel 1802 per le Indie con un carico di 200 tonnellate di merci varie e con sessanta uomini. La grande portamerci transatlantica, data per affondata e dispersa, si ripresenta il 14 ottobre 1807 al porto di Falmouth, ma a bordo non ci sono né persone né le casse di merci. Da qui entra in gioco il giocatore, con le sue investigazioni.

È chiaro che il disegno magistralmente realizzato si prenda la scena (giustamente), ma bisogna far risaltare tutto il resto che “Return of the Obra Dinn” porta con sé: innanzitutto il gameplay, dove il giocatore viene seriamente e pienamente coinvolto nelle indagini, lasciandolo libero di fare deduzioni e costruire da solo i propri ragionamenti, senza strade obbligate.

Sembrerebbe quindi di non avere chances se non si trova la pista giusta, ma il diario che accompagna l’investigatore contiene delle brevi riflessioni e ritratti sfocati che riguardano personaggi ed eventi che si riscontrano sulla nave fantasma: provando e riprovando, il giocatore troverà le piste per avanzare nell’indagine che, grazie alla libertà di azione, non sarà mai frustrante.

La storia accompagna passo a passo perfettamente i disegni e le rappresentazioni degli scenari che ci si trova di fronte, fornendo solo una parte della verità, senza mai trovare il pieno compimento dei fatti. Il tutto è fatto per rendere più realistico possibile l’ambito investigativo, senza svelare tutto alla fine, come accade, certe volte con eccessivi sproloqui, nella maggior parte delle avventure grafiche.

“Return of the Obra Dinn” è completato da una traduzione in italiano completa, un reparto tecnico che non conosce alcun genere di errori, e con un sonoro che fa tanta atmosfera. Inoltre il gioco è molto longevo, lungo e rigiocabile a mesi di distanza, perché non sarà facile memorizzare tutte le piste intraprese. Siamo di fronte, quindi, ad uno dei giochi migliori in assoluto di questo 2018.

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