Mediocre è una gaming house che, certo, non è tale nei fatti, avendo dato alla luce successi per l’intrattenimento mobile del calibro di Does Not Commute, Smash Hit, Sprinkle, Granny Smith e DIRAC. A questi, da oggi, possiamo aggiungere anche PinOut che reinventa, in modo molto originale, il celebre gioco del flipper.
PinOut, in effetti, è un gioco di flipper o, come si suol dire, di pinball in cui, però, la difficoltà non sta nell’evitare che la pallina ci scappi di controller. Ambientato su una superficie futuristica tutta neon e suoni elettronici, sulla falsa riga delle animazioni di Tron, PinOut mette a disposizione dell’utente dei comandi davvero semplici: per far rimbalzare la pallina verso l’alto, occorre semplicemente tippare – con la dovuta tempestività ed energia – le normali alette che si trovano a destra ed a sinistra, nella parte bassa del display. E, allora, dove sta la difficoltà del gioco?
Semplice. Nel fatto che il fattore tempo è limitato. I livelli secondo i quali si sviluppa PinOut sono collegati l’un l’altro in un unicum senza soluzione di continuità ma caratterizzato da difficoltà crescenti, ostacoli sempre più difficili, e simpatici mini-giochi collocati qui e lì: per portare a termine ognuno di questi livelli e, nel complesso della dinamica totale del gioco, fare quanta più strada possibile, avremo a disposizione solo 60 secondi.
Secondi che, però, si badi bene, potremo comunque incrementare (a botte di un secondo cadauna) beccando le giuste rampe, indicate – opportunamente – da una serie di led (disseminati come le molliche di Pollicino) ed il cui ingresso è contraddistinto da didascalie piuttosto esplicative.
Teoricamente parlando, in linea di principio, PinOut è gratuito e richiede, una volta installato dal PlayStore di Android, o dall’AppStore di iOS, solo alcune autorizzazioni sul device di turno (accesso a file, foto, ed elementi multimediali). Tuttavia, versando – una tantum – 1.99 euro, tale è l’ammontare dell’unico acquisto in-app previsto, si potranno sbloccare i checkpoint e, in questo modo, ripartire da questi ultimi qualora si dovesse perdere la partita (un modo come un altro per poter salvare i progressi fatti, e non dover ricominciare da capo nel caso di un “incidente” di percorso).