“Neon Abyss” va a caccia dei tantissimi giocatori che amano il genere roguelike, che genera fortezze e disposizioni di oggetti e nemici sempre diverse: le varianti di questa tipologia di giochi sono ormai moltissime ed anche questo titolo prova a dare la sua impronta, con uno stile bidimensionale e bizzarro. “Neon Abyss” è disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
L’avventura si distribuisce in un complesso di fortezze molto colorate e che si distinguono per numerosi ostacoli e trappole, presenti in ogni angolo, con una grafica semplice e molto colorata, attraente. I nemici sono di quanto più paradossale si possa trovare, tra orsetti cattivi, creature demoniache strampalate ed avversari irti di spine.
In tutto questo il personaggio ha a sua disposizione un armamentario molto ricco. Le luci al neon, elemento che si trae direttamente al titolo, sono soprattutto quelle delle armi luccicanti del personaggio, con fucili che colpiscono ad ampio raggio o con precisione, potenziamenti di varia natura più una serie di bonus da trovare in ogni singolo livello; il giocatore ha molto da raccogliere sul campo e tanto da guadagnare, quanto da perdere tra le tante trappole ed i nemici che sbucano da ogni margine dello schermo.
Gli ambienti si distinguono anche per le tante luci presenti, meno invece per la varietà della generazione di ogni singolo livello: il sistema di creazione prevede una modesta variazione dei raggruppamenti di stanze e delle strutture delle fortezze, che in molti casi cambiano solo nel colore ed in pochi piccoli particolari, fatto che offre un certo grado di ripetitività che in genere non si riscontra in giochi del genere.
In “Neon Abyss” c’è anche, a nota negativa, un limitato livello di originalità nel sistema di gioco, che deriva da alcuni titoli simili che hanno avuto un ottimo successo; la colorazione, certo, offre il suo stile agli occhi, oltre ad alcuni avversari particolari, ma in più casi non si nota un “marchio di fabbrica” proprio del titolo e si notano derivazioni evidenti da giochi simili.
La giocabilità, in complesso, è buona ma trova un certo limite nella sua teorica infinita esperienza proprio nella scarsa variabilità di strutture delle fortezze. La grafica è basata sulle forme interessanti di alcuni nemici e dagli abbinamenti dei colori in temi arcobalenati, ma è meno riuscita invece nella definizione delle strutture di stanze e corridoi.