"MotoGP 18": nuovo capitolo e novità per le corse di Milestone

Torna, come ogni anno, il gioco della MotoGP di casa Milestone, proponendo un gioco con tante novità, un sistema di gioco come sempre molto agile e con tutte le moto originali del Campionato del Mondo.

"MotoGP 18": nuovo capitolo e novità per le corse di Milestone

Torna, come ogni anno, da qualche tempo a questa parte, “MotoGP 18“, il nuovo capitolo della saga di Milestone, la casa di produzione italiana che si occupa di questo titolo: il gioco è disponibile per molte piattaforme, ovvero per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Per il nuovo gioco, Milestone ha adottato per la prima volta l’Unreal Engine 4, dopo che aveva “testato” il motore grafico più utilizzato per il suo gioco per fuoristrada, “Gravel”: il lavoro è stato lungo e ben fatto, ma ci sono ovviamente anche dei lati oscuri che questa rivoluzione ha portato nell’ultimo gioco della MotoGP.

Se lo stile di guida rimane molto agile, dall’altro lato la difficoltà generale di “MotoGP 18” è aumentata sensibilmente rispetto ai suoi predecessori (l’incidenza delle cadute è aumentata di troppo, e l’unico modo per evitare la sconfitta è la funzione “rewind”, che riporta il giocatore al momento precedente alla scivolata).

Le opzioni ed il modello di guida, però, permettono al giocatore di migliorare il proprio stile di guida mano a mano che partecipa ad un numerto di corse consistente, sia grazie al sistema di assetto del motociclo, sia alla’esperienza che si acquisisce: è sostanzialmente un problema di adattamento, che richiede molto tempo e non consente improvvisazioni.

La modalità carriera è come sempre presente e permette di cominciare a giocare con un team minore delle categorie inferiori, passando piano piano al campionato del mondo, fino giungere al top, la classe MotoGP. Senza grandi innovazioni, questa modalità rimane molto valida e ricca di opzioni di creazione di una squadra personale e di un pilota completo per competere nella massima categoria.

La resa grafica dei modelli è di altissimo livello, proprio grazie al nuovo motore grafico, migliorata di molto nei dettagli rispetto al titolo precedente, ma il frame rate si è dimezzato dai sessanta al secondo a trenta, rendendo molto meno fluida la resa visiva, seppur più competitiva e meno pesante per PC e consolle.

A livello di completezza degli effetti video, abbiamo molti punti migliorati, come la pioggia ed altri particolari, altri che risultano più datati e mai migliorati, come spesso avviene in queste serie videoludiche, come lo stile di design dei membri dello staff, delle “ombrelline” e di altri particolari scenici.

Il gioco è chiaramente il punto di riferimento della stagione: per questo si appresta ad essere un titolo giocabile a lungo, anche se probabilmente non è il migliore della serie di Milestone. Sono ombre e luci di un passaggio epocale dal punto di vista tecnico, però con il risultato in chiaroscuro tipico degli errori di gioventù.

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