MOBA, MMORPG, FPS, Hack’n’Slash sono solamente alcuni dei termini diventati, per forzza di cose, di uso comune. Ma qual è il loro vero significato?
Vedremo ora di chiarire la maggior parte dei termini dei ‘gamers’ in modo da capire sempre di cosa si sta parlando. Per i più vecchiotti, per quelli che erano soliti andare al bar o in sala giochi a giocare, di questi tempi credo sia sempre più difficile districarsi tra la miriade di termini coniati di recente.
I giochi da bar, quelli fatti a livelli per intenderci, sono i classici Adventure, come ad esempio l’amatissimo Legend of Zelda. Questa branca è caratterizzata da combattimenti per lo più in tempo reale e da boss di fine livello da sconfiggere, sempre più forti e tenaci man mano che andiamo avanti con la storia. In principio erano tutti chiamati platform, derivante dal termine inglese piattaforma, infatti bisognava muoversi tra i livelli, con diverse difficoltà ed stando sempre attenti al tempo. Infatti quest’ultimo era un fattore da tenere sempre in conto: pena la perdita di una vita!
Negli anni ’80 vennero introdotti i Coin-Op ossia i classici videogame, quelle enormi scatole con incastonato all’interno una TV ed almeno due paia di controller per gareggiare con i propri amici. Vi era la possibilità, a fine partita, di inserire le proprie iniziali in modo da potersi pavoneggiare per aver fatto il punteggio più alto.
Con l’avvento della Grande N, il famoso Nintendo, i giochi che si trovavano solamente al bar e in sala giochi si potecvano avere direttamente sulla tv di casa. Qulla fu la prima vera rivoluzione: avere a portata di mano, in qualunque momento, tutti i titoli preferiti, da giocare comodamente a casa in pigiama e pantofole.
Subito dopo il Nintendo tutte le case produttrici di giocattoli iniziarono a dar vita alla propria console, in quanto erano considerati dei veri e propri giocattoli. E’ in questa atmosfera che prende piede la prima avventura di ruolo, Final fantasy, che ha dato vita ad un’intera branca di giochi: i GDR, i Giochi di Ruolo. Nei GDR per la prima volta all’utente è stata dala la possibilità di gestire la storia del personaggio e la sua evoluzione: puntare tutto sulla forza faciliterà i combattimenti ma andrà a discapito dell’intelligenza, e di conseguenza le persone che giocano ai GDR possono creare la loro controparte digitale in un gioco: per la prima volta era possibile fuggire dalla realtà non solamente nella propria testa, ma avere sotto mano, nel vero senso delle parole, la vita del nostro eroe.
Con la globalizzazione e l’avvento di internet in ogni casa, i GDR hanno avuto un’età dell’oro; era ormai possibile confrontarsi con persone dall’altro capo del mondo, cooperare per sconfiggere boss o risolvere enigmi e, perchè no, solamente fare due chiacchiere e conoscere gente nuova seppur restando nell’anonimato del proprio avatar. Questa categoria di GDR prende il nome di MMORPG, Massive multiplayer Online RPG, giochi di ruolo online.
Internet è stata la seconda svolta nella storia videoludica. Anche i classici puzzle game, i punta e clicca, i giochi di gare, sono diventati globali con la possibilità di sfidare altre persone, basta avere una semplice linea telefonica ed un modem.
Arrivati ad oggi, i termini più in uso, oltre a quelli già citati, sono MOBA, Multiplayer Online Battle Arena, dove si gareggia in squadre e strategici in tempo reale in grado di farci stare incollati ad un monitor ore ed ore senza accorgercene come il famosissimo gioco gestionale di fattorie che ha fatto licenziare migliaia e migliaia di persone.
Ora non resterete mai più senza parole quando qualcuno vicino a voi parlerà di queste cose, senza avere la faccia come se aveste di fronte un alieno. In grandi linee questa è la storia dei videogames e la terminologia base.