"Masters of Anima": strategico con un mare di creature al proprio servizio

"Masters of Anima" è il prodotto di un piccolo studio di programmazione che ha costruito un ottimo gioco strategico nel quale voi sarete alla guida di un esercito di creature mostruose, strizzando l'occhio a molti titoli del passato.

"Masters of Anima": strategico con un mare di creature al proprio servizio

“Masters of Anima” (PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, e Steam) è un gioco strategico prodotto da Passtech Games, uno studio di programmazione francese con sede a Lione che in passato ha prodotto “Space Run”, un titolo che prevedeva di difendere il proprio territorio spaziale contro orde di nemici e di astronavi di ogni tipo. Stavolta, i ragazzi hanno preso ispirazione da titoli del passato come “Overlord” e “Pimkin”, ed hanno creato questo “Masters of Anima”.

Il personaggio principale, Otto, è un giovane mago che sta concludendo il proprio ciclo di studi. Mentre sta portando a termine il suo ciclo di esami, il malvagio stregone Zhar spezza gli incantesimi che lo bloccavano e rapisce la futura moglie di Otto, Ana, intrappolandola in tre cristalli che contengono la sua essenza vitale.

Otto parte subito per il salvataggio della sua amata e qui inizia il gioco: il personaggio inizia ad ingaggiare un certo numero di creature mostruose di basso livello che formeranno il suo primo esercito; mano a mano che si avanza nel gioco, i suoi poteri cresceranno e le creature al servizio del giovane mago diventeranno sempre più potenti.

Gli avversari principali saranno i Golem, le creature al servizio di Zhar. Mano a mano che si avanza nella prima parte di “Masters of Anima”, Otto sarà in grado di rendere più potenti e interessanti le proprie schiere, che saranno sostenute da Comandanti e Invocatori, capi dell’esercito di mostri, dotati di poteri in grado di dare una forte mano alle truppe, facendo la differenza per vincere ogni singola battaglia.

La gestione delle truppe da parte del giocatore deve essere molto oculata, perché la strategia diventa il punto più importante da perseguire per vincere le singole battaglie: contro ogni esercito avversario sarà necessario schierare creature ad hoc per poter sfruttare i punti deboli dei nemici. Inoltre, il proprio esercito potrà risolvere piccole missioni e puzzle che offriranno bonus ed oggetti preziosi nel corso dell’avventura.

Sarà necessario riuscire a perdere il minor numero di forze possibile e, soprattutto, riuscire ad eliminare gli avversari più rapidamente che si può, prima che questi si incolleriscano e, in questo stato, provochino danni maggiori all’esercito del giocatore: uno stimolo in più per sviluppare tattiche interessanti.

Durante tutto il corso della storia, studiata solamente per giocatore singolo, Otto otterrà nuove abilità con un Albero delle Abilità che ricorda da vicino quello di “Pimkin”: ogni giocatore potrà personalizzare i propri poteri per sviluppare il modo di affrontare gli avversari che più gli si addice nel corso delle numerose battaglie, sempre di difficoltà crescente.

L’eccellenza del sistema di gioco rende “Masters of Anima” molto divertente, ancor più dopo le prime fasi della partita. Ci sono così tante missioni, puzzle, e varietà nelle creature, che c’è solo l’imbarazzo della scelta con una grafica semplice ed intuitiva, ricca di incantesimi ed effetti speciali. Manca una storia vera e propria ma, proprio come nei giochi di venti-quindici anni fa, la sua assenza, nel caso di un gioco ben riuscito, conta poco, proprio come nel caso di “Masters of Anima”.

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