2K ha investito molto del suo patrimonio per l’uscita di questo Mafia III, terzo titolo della saga iniziata circa 14 anni fa con l’uscita di Mafia, gioco che diede la svolta ai videogame in cui il protagonista è il crimine e non le forze dell’ordine. Dopo la parziale delusione per Mafia II, passato un po’ in secondo piano come gioco, ecco invece un titolo in grado di competere per stare nelle alte vette delle classifiche videoludiche per molto tempo. Mafia III, sotto tutti gli aspetti, rappresenterà invece un gioco solido e le aspettative che si sono nutrite per questo titolo non sono state affatto vane.
Mafia III si fonda soprattutto su una storia, e questa caratteristica lo mette subito sul gradino più alto degli storyboard dei videogiochi: la storia non è affatto banale, e dovrà essere seguita passo per passo con il pathos sempre crescente di un videogioco che aumenterà i momenti di interesse man mano che si avanza, un po’ come si era visto a tutti gli effetti in Mafia prima versione ed un po’ meno nel secondo gioco.
La storia è il cardine del gioco e la forza di questo non sta solo nei combattimenti e nello sparatutto, ma soprattutto nelle vicende del protagonista che si muove in una città lugubre e corrotta dai mali oscuri creati dalla mafia.
Mafia III si fa padrone di un tono da vero film stile il Padrino o gli Intoccabili, con un tocco molto adulto e crudo nella narrazione, durante la quale non mancheranno i momenti in cui bisognerà combattere per avere la supremazia sul proprio nemico: le battaglie sono sempre sul filo del rasoio e sopravvivere risulterà alquanto difficile per il protagonista del gioco e della situazione.
Per concludere, allo stato delle cose, Mafia III è un vero capolavoro, un salto in avanti nella narrativa abbinata alla giocabilità, punti che rendono Mafia III uno dei pilastri di questo 2016 videoludico.