Un’orda di alieni ha attaccato una gigantesca nave spaziale: la sopravvivenza della razza umana è nelle vostre mani! Con questa risicata premessa narrativa, qualcosa che si avvicina più a uno slogan pubblicitario che non a uno sforzo di scrittura creativa, “Let Them Come” ha prima invaso le console casalinghe e i PC di tutto il mondo e, adesso, si appresta a comparire sugli schermi più ridotti dei dispositivi Android e iOS.
Il giocatore veste i panni di Rock Gunner, un mercenario barricato dietro una grossa mitragliatrice con il compito di difendere un corridoio dai peggiori abomini xenomorfi che le stelle abbiano mai rigettato. Il gameplay è tutto qui. Semplice, immediato. Non dovrete nemmeno muovervi avanti e indietro per il corridoio perché la postazione da difendere è fissa. Tutto ciò che il gioco richiede è premere il grilletto e alzare o abbassare la mitragliatrice per dirigere la raffica di proiettili.
Gli alieni arrivano a ondate. Alcuni camminano, altri avanzano più veloci, certi sono capaci di camminare sul soffitto, tutti sono brutti da paura. Di tanto in tanto c’è un boss da affrontare, un alieno più grosso e resistente di tutti gli altri, con tanto di barra dell’energia da ridurre a zero a forza di piombo caldo.
Rock Gunner sarà anche un mercenario coraggioso e avrà pure uno stomaco di ferro per sopportare tutti quegli alieni che esplodono sotto i suoi colpi e chiazzano il corridoio di ogni sorta di schifezza ma, si sa, un uomo solo è destinato a soccombere. Prima o poi, il numero dei nemici diventa soverchiante e la vostra mitragliatrice non sarà più sufficiente a ricacciarli indietro.
Niente paura: in “Let Them Come” la morte non è la fine di tutto. È solo un’occasione per una breve sosta per – poi – tornare più forti di prima. Ogni alieno ucciso vi dà un certo quantitativo di monete che, una volta morti, potrete spendere in un apposito shop per potenziare il vostro personaggio. I bonus da acquistare sono davvero tanti. Si va da quelli passivi come l’aumento dell’energia, la miglior difesa, il sistema di raffreddamento della mitragliatrice, a quelli attivi, come granate da lanciare, armi bianche (quando gli alieni saranno troppo vicini bisognerà ricorrere al buon vecchio pugnale da guerra per fargli capire che aria tira), proiettili esplosivi.
La grafica è tecnicamente ispirata all’epoca dei giochi a 16 bit, oggi chiamata Pixel Art; artisticamente, invece, si rifà all’immaginario fantascientifico cinematografico, prendendo spunto da Alien. Le musiche sono metal rockeggianti, in genere adrenaliniche, ed è possibile sbloccarne di nuove e impostare la propria playlist perché, si sa, per ammazzare alieni con stile ci vuole un adeguato sottofondo musicale.