L’avventura grafica di Black Mirror vi accompagnerà in luoghi oscuri

Black Mirror è la continuazione di un vecchio titolo precedente, il ritorno in un territorio buio e pieno di misteri. I demoni faranno la loro comparsa ma, purtroppo, con loro appariranno anche bug che non avrebbero dovuto essere presenti.

L’avventura grafica di Black Mirror vi accompagnerà in luoghi oscuri

Black Mirror è un’avventura grafica che segue quanto fatto da un omonimo precedente titolo di molti anni fa, e riporta in auge le avventure punta e clicca, le avventure grafiche grandi protagoniste del mercato videoludico fino a qualche anni fa, oggi meno protagoniste a causa della fagocitazione e della moltiplicazione di giochi di questo tipo di scarso livello, che nascondono sotto un pesante velo, i capolavori ed i buoni giochi.

Black Mirror parte dal concetto di un’avventura gotica – horror con molte divagazioni fra ambientazioni da film dell’orrore di più o meno recente pubblicazione ed atmosfere che ricordano appieno le trame dei libri di Lovecraft, uno dei maestri delle avventure horror. Il problema che sorge e che viene all’evidenza giocando a Black Mirror è che la storia si basa su un’ottima trama, ma su una realizzazione da parte di King Art Games e di THQ Nordic a tratti indecente.

In un gioco dalla concezione di base valida, si degrada piano piano in un concerto di scelte basilari e scontate: sono presenti enigmi e puzzle tipici di questo gioco molto coinvolgenti per la complessa difficoltà della loro risoluzione e si rimarrà soddisfatti dal risolverli ma, subito dopo, si avrà la sensazione di scadere in una mediocrità standardizzata di scelte scontate e di bivi obbligati e poco liberi fra le varie zone.

E non è solo questo: la traduzione in italiano non è sempre ottimale e spesso capiterà di incontrare delle fastidiosi distonie tra i sottotitoli ed il dialogo che scappa. La situazione peggiora ancora di più in alcune sezioni di gioco: certe sezioni interne diventano difficilmente gestibili con l’inquadratura, il frame rate e la grafica rallenteranno, e non mancherà che qualche volta il gioco si blocchi.

L’evidenza di quello che poteva essere un ottimo titolo, che chi completerà il gioco potrà constatare che la trama della storia è di grande livello, viene annebbiata dai troppi difetti tecnici e dalla poca – se non inesistente – libertà di scelta che il giocatore potrà sviluppare. Per giocare a Black Mirror, bisognerà sopportare il peso di tutte le carenze tecniche e, forse, arriverete fino alla fine del gioco.

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