“Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk” è un titolo giapponese di stampo RPG Japan che fino a qualche tempo fa era disponibile solo nel Paese del Sol Levante nella versione per Playstation Vita e che, dal 21 settembre 2018, è uscito anche nella versione per PC in tutto il mondo, rivoluzionando in certe dinamiche, specie storiche, i giochi di ruolo “orientali”.
Il protagonista, ovviamente, sarete voi, ma in una forma del tutto inaspettata: un libro, il Tractaus de Monstrum. Il gioco sviluppato da Nippon Ichi Software vi metterà a disposizione un manipolo di soldati fantoccio, che sono i vostri eroi, il cui compito è quello di conquistare il Labyrinth of Refrain, il letale labirinto che ovviamente è pieno zeppo di mostri e di creature fantastiche.
La sfida che vi si pone di fronte è quella di affrontare lo sterminato labirinto per accumulare più ricchezze possibili e facilitare mano a mano l’avanzamento nelle profondità più oscure e misteriose dell’immenso intrico di corridoi e stanze, che non mancherà di avere muri fasulli, porte e passaggi segreti, e tesori nascosti di grande valore.
Le scene che intramezzano le varie fasi di gioco sono dei veri e propri teatrini di marionette, dove le situazioni presentate vanno dal comico fino al macabro ed in alcuni frangenti sono anche pesanti e cariche di tensioni, per raccontare una storia in modo diverso dalla maggior parte dei giochi, strizzando l’occhiolino anche alle avventure grafiche in più di un’occasione.
I combattimenti sono comunque il momento clou del gioco: la vostra combriccola di eroi-burattino sarà intercambiabile e piena di alternative nel ruolo di combattimento, dai guerrieri fino ai personaggi che avranno a disposizione incantesimi e poteri arcani in serie: la disposizione dei turni è quella classica dei Japan RPG, così come lo stile visuale, bidimensionale, con menù di scelta delle azioni comunque ben riuscito.
Mettendo in chiaro che i menu di combattimento sono ricchi di opzioni e complessi, ci vorrà del tempo per apprendere tutti i poteri e scegliere a caso, in tante situazioni, non porterà a niente: le battaglie sono mediamente difficili, con un livello che punta verso l’alto e che chiede lo sforzo massimo al giocatore per trovare i punti deboli dei nemici. Se questo può essere frustrante, lo sarà meno nel notare che ricambiare i vostri combattenti con altri burattini non sarà poi così intricato.
Ciò che si può contestare ai disegnatori di “Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk” è l’essenzialità dei labirinti, abbastanza privi di elementi, assai simile ai primi giochi che provavano a mettere in scena il 3D negli anni Novanta; lo stile è preciso e pratico ma carente in quanto a particolari ed a elementi rappresentativi. Le creature avversarie ed i propri eroi sono sicuramente concepiti in modo discreto e complessivamente apprezzabile.
Le scene descrittive, di dialogo e che concentrano in loro la storia del titolo, sono molto più ispirate e particolareggiate, certamente apprezzabili. L’audio è stato strutturato tutto in inglese con sottotitoli nella stessa lingua: il doppiaggio è buono e le musiche sono contestualmente misteriose nella fase esplorativa e calzanti durante le battaglie.
I comandi spesso non sono fluidi in fase di esplorazione, e “Labyrinth of Refrain: Coven of Dusk” ha una giocabilità tra il sufficiente ed il discreto, non eccezionale, anche per la complessità dei menù, che richiede comunque del tempo. Il gioco, da buon RPG, è lungo diverse decine di ore e molto longevo, e gli stimoli per avanzare ci sono, per arricchirvi e per affrontare sfide sempre superiori, fino a che conquisterete il temibile Labyrinth of Refrain.