Chi è senza peccato scagli la prima pietra. A tutti, almeno una volta nella vita, sarà capitato di scaricare illegalmente un file protetto da copyright. La pirateria, con il passare degli anni, è diventata sempre di più alla portata di tutti, portando quindi gli utenti a scaricare illegalmente un numero maggiore di file protetti.
Una ricerca condotta da Ecorys per la Commissione Europea ha esaminato i dati di una lunga indagine che ha avuto luogo in UK, Francia, Spagna, Germania, Polonia e Svezia. I dati in questione riguardavano l’appropriazione di materiale protetto da copyright tra cui libri, musica, videogame e libri. La ricerca si è dimostrata allarmante: nel 2014 il 51 per cento degli adulti e ben il 70 per cento dei minori, nella sola Europa, ha scaricato illegalmente.
Per quanto riguarda l’industria videoludica, fortunatamente, i dati sono meno allarmanti: solo il 18 per cento ammette di usare videogiochi piratati. Nonostante il fenomeno della pirateria abbia colpito anche il mondo dei videogame, questo non ne risentirebbe nella stessa misura con cui ha colpito duramente l’industria musicale e cinematografica. La pirateria quindi non ha un’influenza negativa per quel che riguarda il successo o il fallimento di un videogioco lanciato sul mercato.
I consumatori però si sono dimostrati molto esigenti: se l’utente finale pirata abitualmente videogame, difficilmente ne acquisterà la copia originale anche se questa dovesse rivelarsi davvero conveniente per quel che riguarda il prezzo. Il costo applicabile per far cambiare idea agli habitué della pirateria si rivelerebbe davvero troppo basso e sconveniente per i produttori.
Nonostante la pirateria, si verifica comunque una costante crescita del mercato videoludico. Nel solo 2017, c’è stato un incremento del settore del 24 per cento dando quindi un chiaro segnale di ottima salute del mercato. La crescita, paradossalmente, è anche causata dalla stessa pirateria: questa infatti ha permesso ai videogiocatori più restii di provare i videogiochi e quindi di trasformarli in utenti che, con buona probabilità, si fidelizzeranno al brand e ne acquisteranno quindi le nuove uscite.