Società specializzate hanno studiato il comportamento degli utenti intorno al famoso gioco di realtà aumentata. Pokémon Go sembra già alla fine del suo successo: sono circa 15 milioni i giocatori che nelle ultime settimane hanno disinstallato il gioco. La velocità di abbandono è pari a quella delle installazioni al momento del debutto, in cui c’era stato un boom (oltre 100 milioni di utenti) che aveva preoccupato particolatmente colossi del calibro di Snapchat e Facebook.
Le agenzie di analisi Sensor Tower, SurveyMonkey e Apptopia affermano che il calo non può essere definito soltanto fisiologico: si è sviluppato un vero e proprio disinteresse nei confronti del gioco. Anche altri analisti, come ad esempio quelli di Axiom, hanno riscontrato la stessa sensazione e parlano non proprio di fuga, ma di abbandono da parte di 15 milioni di utenti attivi solo nell’ultimo mese.
E’ stato notato che la maggior parte dei giocatori che abbandona disinstalla l’applicazione dopo poche settimane, o addirittura giorni, dal primo avvio. Questo è un evidente segno che in alcuni casi il gioco tende a far annoiare davvero in poco tempo, probabilmente a causa delle azioni da compiere che a lungo andare diventano ripetitive. Per quanto riguarda invece i giocatori che restano fedeli, è stato osservato che eseguono lunghe sessioni di gioco e anche più volte al giorno.
Nel tentativo di fermare questa rapida fuga, la casa produttrice ha rilasciato nuovi aggiornamenti importanti che riguardano sia i server Niantic sia le caratteristiche della app. Ha ancora degli assi nella manica come ad esempio l’uscita imminente di Pokémon Go Plus e dello Z-Ring, per cui non è ancora detto che sia l’ora del game over per un’applicazione che comunque continua a contare circa 30 milioni di utenti attivi. Certo, il trend negativo del gioco va comunque registrato.
Il caso Pokémon Go resterà comunque emblematico. Sicuramente le prossime app o giochi basati sulla realtà aumentata ne studieranno l’andamento per trarne proficui spunti e non incappare nelle medesime problematiche.