"Kingdom Come: Deliverance – A Woman’s Lot", espansione sulla condizione femminile nel Medioevo

Il gioco, prodotto da Warhorse, si arricchisce della migliore delle sue espansioni, con una trama originale ed una storia che dà un seguito credibile alla storia di Henry e delle sue avventure tra le foreste.

"Kingdom Come: Deliverance – A Woman’s Lot", espansione sulla condizione femminile nel Medioevo

Kingdom Come: Deliverance – A Woman’s Lot” è l’ultima delle espansioni dedicate al gioco di ruolo di Warhorse. Il titolo, di grande successo e richiamo, ha mancato diversi appuntamenti in precedenza, con espansioni interessanti dal punto di vista quantitativo, molto meno nell’originalità e nella qualità dei contenuti. Con questa novità si ribalta la situazione.

In “Kingdom Come: Deliverance – A Woman’s Lot” tutto si incentra sulla posizione della donna nella società nel Medioevo, trattata sostanzialmente solamente come madre e padrona di casa, esclusa da qualunque decisione che contasse per la collettività ed umiliata di fronte ad un maschilismo imperante e totalitario. Nello scenario emergono le storie di due donne già presenti nella campagna principale, Theresa e la Madonna di Sasau.

La storia di Theresa è fortemente legata a quella del protagonista: la donna è infatti rimasta coinvolta nel massacro di Skalitz; la ragazza è molto determinata ed estremamente emancipata per l’epoca, ed inoltre cercherà di risolvere le missioni che compongono la sua articolata storia con l’aiuto del cane Tinker, una novità per “Kingdom Come: Deliverance”, che aprirà porte a nuovi generi di esplorazione e di giocabilità del titolo. Questa parte della nuova espansione è la migliore sotto ogni punto di vista.

Per quanto riguarda l’interpretazione della Madonna di Sasau, il suo obiettivo sarà quello di cercare di comprendere quale fine abbia fatto la sua amica Johanka sempre nel tremendo massacro di Skalitz. A differenza della storia di Theresa, però, qui la narrazione è basica e le missioni sono sostanzialmente istanze secondarie, atte solamente al raggiungimento dell’obiettivo finale della Madonna di Sasau, più lineare e meno divertente.

Infine, la grande differenza in termini di giocabilità riguarda la fase di combattimento, meno immediata, visto che tali signore non potranno indossare né corazze né disporre di armi da guerra pesanti, usando strumenti offensivi di base, che rendono più complicato lo scontro con gli avversari. In cambio, esse avranno a disposizione abilità speciali da utilizzare sia nell’interazione con l’ambiente che in quella con i personaggi; il cane Tinker, infine, può dire la sua anche in battaglia.

Continua a leggere su Fidelity News