Robin è una ragazza che vorrebbe seguire le orme di suo padre, fare il meccanico, aiutare il prossimo con il suo lavoro. Ma nel mondo di Iconoclasts, non è possibile esercitare questo tipo di professione senza una regolare licenza. La One Concern, un’organizzazione politico-religiosa, soffoca il pensiero della gente con la sua fanatica devozione verso la “Madre” e con il suo sistema di regole costringe la società in un limbo classista. Non c’è spazio per le aspirazioni dell’individuo, né per i suoi problemi.
Iconoclasts è un puzzle platform 2D dotato di una componente narrativa di un certo spessore. Un racconto che si mostra principalmente nei dialoghi tra i personaggi (tutti in inglese senza traduzione) e che non fa da semplice pretesto per introdurre salti spettacolari ed enigmi da risolvere. La biondina Robin si caccerà presto nei guai a causa del suo altruismo, ma nel corso del gioco scopriremmo altri risvolti della vicenda come la luna che si sta disintegrando in cielo, le catastrofi naturali strumentalizzate dalla One Concern come castigo divino contro la disobbedienza, l’esaurimento della fonte energetica principale, l’Ivory.
A una storia adulta, “impegnata”, fa da contraltare una grafica pixellosa, piacevole, estremamente colorata e con personaggi dal design cartoonesco. Una scelta stilistica precisa che tramite contasti unisce la leggerezza dell’intrattenimento a una più impegnata riflessione sociale. Iconoclasts è un racconto d’attualità metaforizzato tramite il media videoludico.
Robin ha ereditato da suo padre una chiave inglese. Uno strumento multiuso che può essere usato con la stessa efficacia sia per abbattere nemici che per risolvere gli enigmi che il gioco ci propone. All’armamentario va aggiunta una pistola stordente e tutta una serie di potenziamenti utili a migliorare le suddette armi. Non un inventario ricchissimo, ma sfruttato fino in fondo nelle sue numerose varianti applicative grazie all’ottimo game design.
Oltre agli enigmi di varia natura, ogni tanto troveremmo a sbarrarci il passo dei giganteschi boss. Anche qui però bisogna tenere sempre acceso il cervello perché questi nemici particolari saranno dotati di pattern d’attacco ripetitivi che andranno riconosciuti e memorizzati, e di punti deboli accessibili alle nostre armi solo in determinate situazioni.
Iconoclasts è un platform, è un puzzle game, è un ottimo racconto, ma è anche un metroidvania. È quel tipo di gioco dove si ha a disposizione una mappa fatta di ambienti variamente interconnessi, dove l’accesso a un determinata stanza è subordinato al ritrovamento di un certo oggetto o potere. Questo significa che, spesso, dovremmo tornare sui nostri passi e, tramite i nuovi poteri acquisiti, accedere a delle aree che prima ci erano precluse. Un sistema di gioco che premia i più attenti, quelli dall’occhio aguzzo capaci di scovare passaggi nascosti o di tenerli bene a mente una volta superati, che da enorme soddisfazione ai maniaci del gioco da terminare al 100%.