I videogiochi migliorano il rendimento scolastico

Secondo i dati raccolti su 76 bambini tra i 10 e gli 11 anni, i giochi di ruolo online aiutano a migliorare il vocabolario ed il linguaggio. Obbligati ad interagire per giocare, le capacità linguistiche dei giovani migliorano

I videogiochi migliorano il rendimento scolastico

Ai bambini viene spesso impedito di giocare con i videogiochi perché li possono distrarre dai loro compiti scolastici. Una nuova ricerca dimostra che giocare potrebbe effettivamente migliorare le loro prestazioni scolastiche, stimolando le competenze linguistiche e il vocabolario.

In particolare, alcuni scienziati svedesi hanno scoperto che i giochi di ruolo online multiplayer, detti comunemente MMORPG, hanno un ottimo effetto sull’apprendimento. La ricerca è stata svolta dall’Università di Göteborg in collaborazione con quella di Karlstad, entrambe in Svezia, che hanno studiato un campione composto da 76 bambini di età compresa tra i dieci e gli undici anni. I dati sono stati raccolti tramite questionari e un cosiddetto diario “di lingua”.

Tra le altre cose, lo studio ha esaminato se vi fosse una correlazione tra i giochi digitali e la motivazione ad imparare l’inglese, la auto-valutazione delle capacità linguistiche dell’inglese e le strategie utilizzate per parlare inglese. I risultati hanno dimostrato  una grande differenza tra i sessi quando si tratta di giochi per computer.

Secondo i risultati, i ragazzi passano una media di 11,5 ore alla settimana davanti ai videogiochi, mentre le ragazze impiegano meno della metà di quel tempo, circa 5,1 ore. Le ragazze invece trascorrono molto più tempo rispetto ai ragazzi – 11,5 ore rispetto a otto ore – sulle attività relative al linguaggio on-line, soprattutto su Facebook.

I giochi di ruolo online sono dei videogiochi in cui un gran numero di giocatori interagiscono tra loro in un mondo virtuale.

“Come giocatore devi semplicemente essere in grado di capire ciò che viene detto, di leggere l’inglese e di interagire a tua volta per scrivere e parlare in inglese”  ha detto Liss Kerstin Sylven, Professore Associato presso l’Università di Göteborg, che ha condotto lo studio insieme Pia Sundqvist, senior Lecturer in inglese presso l’Università di Karlstad.

I ricercatori hanno anche sottolineato l’importanza di entrare in contatto con l’inglese al di fuori della scuola, ad esempio leggendo in inglese o, come in questo caso, giocando con il computer, che significa molto in termini di vocabolario inglese per i giovani.

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