Con un comunicato ufficiale, l’AESVI, associazione editori software videoludico italiana, ha comunicato quelle che saranno le nomination per la serata di gala “Drago d’Oro“, gli Oscar del videogame, che si terrà nel magnifico scenario architettonico del Tempio di Adriano, nel centro di Roma, la sera del 9 Marzo 2016.
Le categorie nelle quali si misureranno i migliori giochi dell’anno sono davvero tante (Miglior Colonna Sonora, Miglior Gameplay, Miglior Grafica, Miglior Personaggio, Miglior Sceneggiatura, Miglior Videogioco di Azione/Avventura, Miglior Videogioco di Corse, Miglior Videogioco di Ruolo, Miglior Videogioco di Strategia, Miglior Videogioco Indie, Miglior Videogioco per la Famiglia, Miglior Videogioco Platform, Miglior Videogioco Sparatutto, Miglior Videogioco Sportivo, Videogioco più Innovativo, Miglior App) e, tra queste, primeggiano – senza dubbio – il premio di Miglior Gioco dell’Anno, quello di Miglior Gioco del Pubblico, e di Gioco più Venduto (secondo le stime e le rilevazioni della società GfK).
Spulciando tra i titoli che hanno ricevuto maggiori nomination, è possibile farsi un’idea dello stato dell’arte della videoludica. In particolare, a primeggiare ancora, almeno in quanto publisher di videogame, è ancora la Nintendo che, con 7 giochi, porta a casa 14 nomination: in particolare, lo sparatutto “Splatoon” la fa da mattatore visto che compete anche tra i 10 finalisti del miglior videogioco dell’Anno.
Anche Microsoft reciterà da protagonista in quel di Roma, grazie a 4 titoli che le valgono 11 nomination: tra queste, quella per miglior gioco dell’Anno vede competere ben due titoli distribuiti da Microsoft Studios, “Ori and the Blind Forest” (prodotto da Moon Studios) e “Rise of the Tomb Raider” (sviluppato da Crystal Dynamics e Eidos Montreal).
Sempre parlando di software famose, con molti fondi a disposizioni per lo sviluppo, troviamo Bandai Namco con 10 nomination mentre, con 8 potenziali statuine, seguono prima Ubisoft e Sony (con più titoli) e, leggermente distaccate per presenza, Warner Bros e Konami. Ovviamente non potranno mancare Electronic Arts e Square Enix con 7 nomination, Activision Blizzard con 5 candidature e, infine, Bethesda con 4 nomination. Questo per quanto riguarda le società più famose e note.
Anche i Davide del Videogame, tuttavia, faranno bella mostra di sé grazie a creazioni che dimostrano come il successo possa arridere a tutti, purché basato su una buona intuizione. Tra i candidati al miglior videogioco dell’Anno, ad esempio, troviamo anche “Life Is Strange“, una sorta di “Sliding doors” in salsa interattiva pubblicato dai parigini DontNod Entertainment inizialmente ad episodi singoli (7) che potevano svolgersi in modi diversi grazie al famoso “effetto Farfalla”. Non meno coinvolgente si è rivelato “Her Story” dell’indipendente Sam Barlow: in questo caso si tratta di scoprire la sorte di un uomo scomparso grazie agli interrogatori fatti alla moglie, interpretata in vari clip dal vivo dalla cantante Viva Seifert che, per il suo ruolo, è stata già premiata ai Game Awards del Dicembre 2015.
Gli italiani saranno presenti? Certo. A parte la sezione “Premio Drago d’Oro Italiano” riservato alle migliori produzioni degli studios videoludici esclusivamente italiani per valorizzare l’esperienza nostrana, si riscontra la candidadura del gioco MotoGP 15 della milanese Milestone al Premio speciale del pubblico (con votazione online sul sito ufficiale di AESVI).
Gli Oscar del videogioco, noti come Drago d’Oro, si terranno a Roma, al Tempio di Adriano, la sera del 9 Marzo 2016 e riserveranno di sicuro non poche sorprese e diversi premi a grandi e piccole realtà del gaming, anche italiano.