Ecco la storia di Kill the Faggot, il gioco omofobo che è stato subito ritirato dal mercato

Il gioco della Skaldic Games, Kill the Faggot, è stato qualche giorno su Steam prima di essere bannato. Il programmatore, Randall Herman, è sparito dal web. Ma il gioco è ancora disponibile online

Ecco la storia di Kill the Faggot, il gioco omofobo che è stato subito ritirato dal mercato

Per chi mastica un po’ di inglese, già il nome è eloquente: si chiama Kill the Faggot, e non lascia tanto spazio all’immaginazione. ‘Faggot’ è il nome spregiativo con cui vengono definiti gli omosessuali in inglese. E sì, lo scopo è proprio quello di uccidere il maggior numero di omosessuali e transessuali possibile; incredibile, ma terribilmente vero.

E ancora più incredibile è il fatto che Kill the Faggot sia stato qualche giorno su Steam Greenlight, la maggiore piattaforma di giochi digitali del mondo, che riunisce milioni di appassionati. Pochi giorni, che però sono bastati a indignare il mondo intero. La descrizione del gioco è a dir poco agghiacciante: Odi gli omosessuali? Vuoi liberare la tua frustrazione prendendotela con la comunità LGBT? Bene, ora è arrivata la tua occasione. Uccidi gay e transgender, evitando di assassinare le persone rette.

Il programma, realizzato dalla Skaldic Games, è ancora disponibile online, dopo che la stessa azienda è stata espulsa dalla comunità di Steam. Sulla pagina per scaricare il gioco è presente anche una dichiarazione volutamente provocatoria del programmatore, che ribadisce la deliberata intenzione di offendere il pubblico. Basta vedere come si chiude il discorso di benvenuto: mandateci pure tutte le minacce e le mail cariche di odio, sarà una lettura divertente e la dimostrazione che non avete altro da fare”.

L’autore di questo gioco – segnatevi bene nome e cognome – è Randall Herman, è californiano e, oltre al programmatore, è attivo nel settore calzaturiero. Anche in questa attività, non mancano i messaggi ‘forti’: per le Doroter Footwear è stato scelto come slogan “L’insegnamento di Cristo nella qualità di quel che si indossa ai piedi”, con il logo simile ad una croce. Purtroppo, le informazioni su quest’uomo si fermano qui. A poche ore dal lancio di Kill the Faggot, l’uomo ha fatto sparire ogni traccia di sé su internet, cancellandosi tutti i siti e i contatti che potessero risalire a lui. E la spavalderia di prima, che fine ha fatto?

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