Lo scorso 14 settembre 2016, è uscito – per PC – Everspace, un videogame nel quale la componente dell’esplorazione dello spazio, assieme ad un pathos crescente man mano che si avanza nella ricerca di pianeti, forme di vita, e nemici da affrontare, è veramente il punto fondamentale del gioco.
L’importanza di esplorare lo spazio è centrale, perché è una delle prime basi su cui dovrete fondare il vostro modo di giocare ad Everspace: il carburante vi serve per i salti iperspaziali e, quando non ne avrete più, sarete più o meno nei guai. Per questo, visitare stazioni spaziali ed altri luoghi civilizzati nello spazio può essere veramente utile per potercela fare a sopravvivere in un universo piuttosto pericoloso. Importantissimo sarà scandagliare l’area circostante che si trova attorno a noi, per la ricerca di materiali, di miglioramenti per la nostra nave spaziale, per attingere carburante e, in alcuni casi, tuffarsi all’interno di nubi di plasma che si riveleranno oscure nel loro interno, quindi molto misteriose.
La dinamica del commercio del gioco, purtroppo, costituisce un punto debole che non depone certo a favore di Everspace: le icone di scambio dei materiali sono molto grosse e lo scambio di questi elementi – a volte – appare sin troppo casuale, visto che il gioco viene generato ogni volta in maniera diversa. Pertanto, ci si aspetta che, con una delle prossime patch, questo aspetto sia subito migliorato e reso più serio e confacente con le dinamiche di gioco.
Il bilanciamento del gioco, però, è un altro punto in cui c’è molto da lavorare: nelle prime ore di gioco, quando le cose dovrebbero risultarvi facili e favorire la costruzione della vostra nave spaziale, può darsi che sulla vostra rotta compaia una nave madre nemica e vi obliteri. L’unico modo che c’è nel gioco per salvare i vostri progressi è l’autosalvataggio, il che dovrebbe rendere sicuro il vostro avanzamento. Se siete patiti del genere, Everspace è un’esperienza nuova da provare.