È Fingerling il giocattolo più desiderato per questo Natale

Si chiama Fingerling ed è il giocattolo di Natale che sta conquistando il mondo. Originario dagli Stati Uniti, paese dove è proposto al costo di circa 15 dollari, in poco tempo è diventato pressoché introvabile. Vediamo meglio di cosa di tratta.

È Fingerling il giocattolo più desiderato per questo Natale

Il fenomeno arriva dagli Stati Uniti e prende il nome di Fingerling. Ma che cos’è? In poche parole è una scimmietta robot che sta spopolando come regalo di Natale. Grande pochi centimetri, è capace di mandare baci, sbattere le palpebre, balbettare, ma soprattutto è in grado di aggrapparsi alle mani del suo padrone.

Dopo il successo del fidget spinner, un altro giocattolo ha deciso di conquistare il cuore di migliaia di bambini. La corsa per accaparrarsene uno ha messo in moto una vera e propria frenesia che non ha intenzione di placarsi. In occasione delle festività natalizie, il regalo alla moda sta letteralmente andando a ruba.

Del resto, è sufficiente considerare che con soli 15 dollari si può già far felice un bambino. In verità, chi lo cercasse su Amazon, di dollari potrebbe arrivare a sborsarne anche più del doppio, ma cosa non si farebbe per strappare un sorriso ai più piccoli? A quanto pare, questi ultimi lo apprezzano soprattutto per alcune funzioni: se cullato chiude gli occhi ed inizia a dormire, mentre se si preme la testa emette il rumore di una puzzetta.

Alla scimmietta robot che sta sbancando dall’altra parte dell’oceano si è interessato anche il New York Times. Il celebre quotidiano statunitense le ha dedicato un lungo articolo. Proprio qui si è venuto a sapere che a ideare Fingerling è stata Sydney Wiseman, una donna ingegnere in forza presso la società canadese WowWee. Dopo averle commissionato una scimmia pigmea robot, Sydney si è messa all’opera, realizzando un giocattolo che sta ora riscuotendo un enorme successo.

Se i negozi vengono letteralmente svaligiati, anche i contraffattori si danno da fare per piazzare sul mercato dei volgari cloni. Per tutti questi motivi, già in autunno WowWee era corsa ai ripari, aumentando il numero delle fabbriche cinesi impiegate nella produzione del Fingerling; dalle precedenti due si era deciso di passare a tre. Ma, come risulta evidente, tutto ciò non è bastato per far fronte all’enorme richiesta del mercato.  

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