Con l’accorciarsi delle giornate, si è spesso tentati di rintanarsi in casa e trascorrere qualche ora nella tranquillità del focolare domestico giocando: e quale videogame meglio si presta ad ingannare il tempo se non il classico “trivial pursuit”? Negli app store per smartphone (e tablet) i titoli che puntano sull’elemento quiz di certo non mancano, ma quello che più successo sta ottenendo negli ultimi tempi è “Millionaire Trivia: Who Wants To Be a Millionaire?”, l’ultimo titolo sviluppato da Sony Pictures Television.
“Millionaire Trivia: Who Wants To Be a Millionaire?”, disponibile gratuitamente per Android e iOS, prevede un match in una delle principali città del mondo (Londra, New York, etc): le partite, che possono essere svolte contro avversari selezionati automaticamente dal gioco, o affrontando i propri amici su Facebook, in modo da scalare le classifiche generali dei più bravi, prevedono che si misuri la propria conoscenza rispondendo ad una serie di domande.
Le domande in questione prevedono 4 possibili risposte, tra cui scegliere entro un certo lasso di tempo: ad ogni risposta indovinata, corrisponde una vincita in danaro che, però, può essere persa al turno successivo, sbagliando. Ad alcune domande, inoltre, è abbinato un pacchetto al cui interno possono essere rivenuti, come bonus, delle monete (per disputare le partite, evitando di acquistarle), o anche degli esperti, da usare nel gioco come autorità da consultare nel caso di dubbi, al pari di altri aiuti rappresentati dal pubblico da casa, dal 50:50 (esclude 2 risposte su 4), o dalla facoltà di cambiare la domanda che si ritiene “scomoda”.
Battendo l’avversario su anche una sola domanda, il gioco passa in modalità single player, contro il sistema (o banco). in modo che, arrivati alla meta finale, si possa sbloccare la nuova città nella quale andare a disputare le gare (oltre, naturalmente, al vincere il montepremi finale).
Il gioco, come anticipato, è gratuito, sebbene con acquisti in-app (anche di gemme, per poter ottenere vite extra e continuare le manche pur sbagliando qualche risposta) ma, al momento, è localizzato solo in lingua inglese: nulla di insormontabile, dacché i termini usati nel gioco sono molto intuitivi e richiedono una conoscenza basilare della lingua di Albione.