Call of Duty WWII riporta i giocatori nella Seconda Guerra Mondiale

Dopo nove anni dall'ultimo capitolo ambientato nel secondo conflitto mondiale, Call Of Duty torna ad ambientarsi nella guerra delle guerre, con tante innovazioni dal punto di vista tecnico, grafico e di gioco, rispetto a molti anni fa.

Call of Duty WWII riporta i giocatori nella Seconda Guerra Mondiale

Call Of Duty: WWII riporta i giocatori della immensa serie di giochi di guerra firmata da Activision, Treyarch e Infinity Ward, nella Seconda Guerra Mondiale a nove anni dall’ultimo capitolo (Call Of Duty: World at War) ambientato in quell’epoca, da dove la fortunata serie di guerra in prima persona e sparatutto era partita nel 2003 con il primo, fortunatissimo, e innovativo titolo.

Per quanto riguarda la storia, ci si trova a giocare in varie situazioni e momenti cruciali del grande conflitto di metà ventesimo secolo, a cavallo tra il 1939 e il 1945: la storiografia, come sempre in questa saga, è dettagliatamente studiata e la cinematografia di molte scene è spettacolare, mostrando scenari in continuo movimento e donando una filmografia in certe parti simile al realismo.

I difetti sono concentrati in alcune parti della giocabilità complessiva del titolo, tra le quali quella che riguarda l’intelligenza artificiale dei nemici, non perfetta in molti casi, così come la dinamica del gioco è quella classica, seppur sempre molto appassionante: abbattere gli avversari, collaborare in squadra, avanzare e raggiungere il checkpoint successivo per salvare la propria posizione nella modalità giocatore singolo.

Tra i pregi, c’è chiaramente e comunque l’ottimo sviluppo grafico e di contenuti della campagna per giocatore singolo che, come già espresso, mantiene il suo fascino ed alto il suo grado di sfida, mentre dinamica e molto divertente è la modalità di gioco multiplayer, tra cui la modalità guerra, dove si partecipa in  uno scontro al fronte assieme a decine o centinaia di giocatori per la supremazia assoluta.

I punti di forza dei titoli precedenti sono stati tutti mantenuti con questo nuovo titolo e la modalità zombie è sempre gettonata tra gli sfidanti del multiplayer. Il livello tecnico grafico è discreto ma non perfetto, l’audio è di ottima qualità così come la resa complessiva del gioco, libera da legacci e punti forzati che lo rendono un titolo godibile: un ulteriore passo in avanti nella serie di Call Of Duty che non mancherà di certo a chi colleziona tutti i titoli di questo fenomeno di mercato e di costume.

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