Vacanze quasi finite per i piloti e gli addetti ai lavori della Formula 1. Nel rovente week-end di fine agosto il Circus si ritrova nel fresco clima delle Ardenne dove domenica prossima andrà in scena il dodicesimo appuntamento: domenica 27, infatti, a Spa-Francorchamps inizia la seconda parte di stagione, dopo un mese di stallo iniziato al termine del Gran Premio di Budapest dominato dalle Ferrari.
In un campionato che non si presentava così equilibrato da diversi anni, le variabili e gli interrogativi sono parecchi. In casa Mercedes crescono le preoccupazioni: in un’intervista rilasciata alla Gazzetta Dello Sport ammette che puntare su entrambi i piloti, Lewis Hamilton e Valtteri Bottas comincia a risultare controproducente: “E’ evidente che la Ferrari punta tutto su un pilota e noi con la nostra filosofia di far correre alla pari i nostri due ne usciamo svantaggiati. Negli ultimi anni il problema non si poneva, il Mondiale ce lo giocavamo in famiglia. Ora è differente”.
La preoccupazione del direttore esecutivo scaturisce in particolare da un episodio occorso nell’ultimo Gran Premio in Ungheria. Per permettere a Hamilton di attaccare le due Ferrari al comando, il team ha chiesto a Bottas di far passare il compagno di squadra con la promessa che se non ci fosse riuscito gli avrebbe regolarmente ridato la posizione. Il britannico prova invano il forcing sulle due vetture di Maranello e in maniera sorprendente rallenta e lascia ripassare il finlandese che arriva terzo. Per Hamilton sono altri tre punti lasciati a Vettel che si porta a +14 in classifica.
Arriviamo allora in casa Ferrari. La situazione è ben diversa: il tedesco guida il mondiale, mentre il compagno di squadra, Kimi Raikkonen, nonostante le ultime prove incoraggianti, dista 86 punti dal leader ed è praticamente tagliato fuori dalla lotta iridata: pertanto, anche se non ancora in maniera ufficiale, il Cavallino ha già scelto su quale “cavallo” puntare. E questo Wolff e la Mercedes lo sanno.
Ma l’episodio di Budapest, in un campionato così serrato dove ogni punto sembra valere oro, potrebbe portare le Frecce d’Argento a pentirsi a fine stagione di tale scelta. Lo stesso Wolff dice: “se dovessimo perdere il titolo per quei tre punti è come se mi fossi sparato nelle ginocchia, ma conta la parola data“. Per questo motivo Toto non esclude che in caso di situazioni analoghe le cose potrebbero essere gestite diversamente. E allora lo scontro al vertice sarà un titanico testa a testa oppure un ancor più affascinante sfida a tre?