Formula 1, Gran Premio della Cina a rischio per il Coronavirus

Dopo la diffusione del Coronavirus, la FIA con un tweet ha dichiarato che stanno monitorando attentamente la situazione e che prenderanno ogni misura necessaria per il GP di Shanghai di F1.

Formula 1, Gran Premio della Cina a rischio per il Coronavirus

Il 15 marzo inizia un nuovo campionato per gli appassionati della Formula 1, con l’esordio a Melbourne, in Australia, al Rolex Australian Grand Prix sull’Albert Park Circuit. Nonostante gli incendi che hanno colpito la nazione, il GP dovrebbe svolgersi senza alcun tipo di problema.

Il 5 e il 19 aprile i piloti faranno tappa in Asia; nella prima data si gareggia ad Hanoi, in Vietnam, sull’Hanoi Street Circuit, mentre l’altra data è quella in programma a Shanghai, in Cina. Tuttavia quest’ultima corsa potrebbe saltare, oppure slittare, dopo la diffusione del Coronavirus.

Il comunicato della FIA

L’epidemia del Coronavirus sta facendo preoccupare molte aziende. Per esempio, la British Airways ha intenzione di cancellare i voli in programma a fine febbraio, rimborsando tutti coloro che hanno acquistato il biglietto per la Cina. Mentre Amazon ha vietato, almeno per questo periodo, ai suoi dipendenti di fare viaggi in Cina. In questi giorni poi ci sono numerosi controlli in tutto il mondo per debellare il prima possibile questo virus.

Il Coronavirus può ovviamente diffondersi velocemente contagiando numerose persone e, per questo motivo, la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha rivelato: “A seguito dell’epidemia di coronavirus scoppiata in Cina a inizio anno, la FIA sta seguendo con grande attenzione la situazione assieme alle autorità competenti e ai propri membri (…). La FIA valuterà il calendario delle prossime gare e, se necessario, prenderà tutte le misure necessarie per aiutare a proteggere la comunità mondiale degli sport automobilistici e il grande pubblico”.

Per il momento non si parla né di cancellazione né di slittamento della data in programma a Shanghai; tuttavia, questa seconda ipotesi sembra essere quella più plausibile, con la FIA che potrebbe decidere di far correre i suoi piloti qualche mese dopo per evitare dei brutti inconvenienti.

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