Will Smith torna a recitare nell’action-thriller "Sugar Bandits"

"Sugar bandits", questo il titolo che vedrà protagonista Will Smith nel ruolo di un veterano della guerra in Iraq, basato sul romanzo "Devils in Exile" di Chuck Hogan, scrittore di successo secondo Stephen King.

Will Smith torna a recitare nell’action-thriller "Sugar Bandits"

Will Smith torna alla ribalta, quest’anno non lo rivedremo alla cerimonia degli Oscar da cui è stato bandito, dopo il brutto episodio dello scorso anno, ma torna a recitare in un action thriller adrenalinico intitolato Sugar Bandits, basato su un famoso romanzo intitolato Devils in Exile dello scrittore di successo Chuck Hogan.

Hogan ha scritto anche Il principe dei ladri, definito uno dei migliori libri esistenti secondo Stephen King. Il principe dei ladri è stato adattato per il cinema da Ben Affleck, che nel 2010 ha diretto e interpretato il film The Town. Hogan è coautore di una trilogia di romanzi horror scritta a quattro mani con Guillermo del Toro, composta da La progenie (2010), La caduta e Notte eterna (2011).

A partire dal 2014 ha collaborato nuovamente con del Toro per adattare la trilogia nella serie televisiva The Strain, trasmessa da FX. Smith comunque ha una fitta agenda di impegni, infatti girerà Io sono leggenda 2, nel quale verrà mostrato come è sopravvissuto, utilizzando però la scena finale alternativa nel DVD, quella in cui il suo personaggio sopravvive.

Sugar Bandits, la pellicola d’azione in cui lo vedremo recitare, è un thriller al cardiopalma che racconta la storia di un veterano della guerra in Iraq che si unisce a un gruppo di compagni reduci. Will Smith sarà anche produttore del film, ed è intenzionato inoltre a girare anche Bad Boys 4. Il thriller d’azione Sugar Bandits è stato annunciato per la prima volta nel 2013, con la Universal che sviluppava il progetto. La notizia è stata riportata da Variety.

Insomma siamo felici che la carriera di Will non si sia arrestata, temevamo che dopo lo schiaffo a Chris Rock nessuna casa cinematografica lo avrebbe più scritturato; d’altronde ha vinto un premio Oscar meritatamente e sarebbe stato ingiusto punirlo così, a causa di un errore per il quale ha chiesto scusa pubblicamente.

Continua a leggere su Fidelity News