WandaVision: il mondo dei cinecomics sta cambiando?

L'incredibile successo della serie targata Disney+ lascia presagire rivoluzionari scenari per il futuro dell'MCU. Un punto di svolta? Proviamo ad analizzare il fenomeno.

WandaVision: il mondo dei cinecomics sta cambiando?

Come può continuare una saga cinematografica una volta toccato il suo punto più alto? Deve essere stata questa la domanda che si sono posti Kevin Feige e soci una volta esaurita l’onda lunga del colossale successo di Avengers: Endgame. Era infatti evidente per ogni fan del genere che quello era l’emozionante epilogo di un incredibile viaggio durato ben 11 anni. D’altronde chi si sarebbe mai aspettato nel 2008 dopo la visione del primo Iron Man che a quel film ne sarebbero seguiti altri 21 e tutti strettamente legati tra loro? Che piacciano o meno i film dei Marvel Studios hanno l’indiscutibile merito di aver sperimentato un percorso senza precedenti nella storia del cinema.

Resta però il quesito iniziale. Tutto molto bello, un ciclo che si apre e chiude con Tony Stark ed il suo iconico “Io sono Iron Man”, ma adesso? Come si fa a ricreare quell’interesse quasi nevrastenico che il pubblico ha provato durante la saga dell’Infinito? Alcune cartucce sono state prontamente sparate, come il secondo capitolo dello Spider-Man di Tom Holland e l’annuncio di alcuni dei film della fase successiva del Marvel Cinematic Universe, ma l’hype generato è stato indubbiamente inferiore a quello sperato, tanto che ci siamo chiesti se il fenomeno cinecomic fosse al tramonto. 

A scombinare i piani dei Marvel Studios è arrivato poi anche il Covid-19 che ha rallentato i ritmi di produzione fino ad obbligare Feige e compagnia a far slittare la data di uscita dei film già annunciati. Per citarne uno, lo stand-alone dedicato a Black Widow vedrà la luce solo ad aprile 2021, anzichè un anno prima come inizialmente comunicato.

La delusione dei fan in quella primavera del 2020 fu in parte smorzata dall’annuncio ufficiale della arrivo di alcune serie dedicate agli amati personaggi Marvel distribuita sulla piattaforma streaming Disney+, scelta mossa anche dall’impossibilità di portare i film nelle sale. I progetti sono sembrati da subito interessanti ed hanno scatenato la felicità degli appassionati. Vedremo per esempio di nuovo in azione Falcon e Winter Soldier, o ancora curiosi scenari alternativi con la serie “What if?” e molti altri prodotti d’intrattenimento. Ma c’è una serie che più di ogni altra ha acceso la curiosità di ogni amante dell’MCU sin dal primo teaser trailer: WandaVision.

Come spesso è accaduto, le speranze non sono state disattese, la serie è stata un successo planetario di critica ed ascolti e di nuovo in rete i trend più popolari fanno capo ad un prodotto Marvel Studios. I fan attendono spasmodicamente ogni nuovo episodio e nell’attesa del successivo infinite teorie rimbalzano tra i vari social. La serie su Wanda e Visione ha dimostrato che anche un prodotto televisivo può avere la qualità e l’impatto di uno cinematografico. Ma forse non è questo lo spunto di riflessione più grande che solleva WandaVision.

Mentre ci avviamo verso l’ultimo ed attesissimo episodio, è evidente a tutti che gli eventi di questa serie avranno un impatto enorme sul proseguire delle storie di questa nuova fase dell’MCU. Kevin Feige per esempio ha già dichiarato che Doctor Strange in the Multiverse of Madness Spider-Man: No Way Home saranno strettamente legati a WandaVision, il che rende evidente un concetto: mentre prima le serie avevano un ruolo marginale nell’universo cinematografico della Marvel e al massimo nelle produzioni più importanti si poteva osservare qualche irrilevante citazione, adesso chi vorrà godersi a pieno l’evolversi dell’MCU inevitabilmente dovrà seguire non solo i film ma anche le produzioni targate Disney+. 

Per quanto possa sembrare un concetto secondario, in realtà questo è un vero e proprio evento rivoluzionario perchè allarga il mercato video di un genere già dominante nel mondo cinematografico. Viene anche da chiedersi un’ultima cosa: ci siamo domandati spesso se prima o poi lo streaming avrebbe “ucciso” il grande schermo. Forse stiamo assistendo al primo passo verso questa strada.

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