"Tutti i soldi del mondo" di Ridley Scott. La recensione film

Recensione del film "Tutti i soldi del mondo", il film è basato su un fatto davvero accaduto nel 1973 a Roma, Kevin Spacey è stato sostituito per lo scandalo molestie sessuali.

"Tutti i soldi del mondo" di Ridley Scott. La recensione film

“Tutti i soldi del mondo” è tratto dall’omonimo saggio di John Pearson, racconta di un fatto di cronaca accaduto negli anni settanta, ovvero il sequestro del nipote dell’uomo più ricco del mondo nel 1973. Il film ha subito ingenti modifiche a causa dello scandalo sulle molestie sessuali contro Kevin Spacey, che doveva interpretare J. Paul Getty. Il regista ha deciso di togliere Kevin Spacey e di rigirare tutte le scene del film in cui era presente, sostituendolo con Christopher Plummer.

Trama: Nel 1973 a Roma degli uomini che fanno parte della ndrangheta rapiscono il nipote dell’uomo più ricco del mondo, J. Paul Getty lascia un’intervista alla stampa dicendo che non è disposto a pagare nulla per salvare suo nipote, anche se questo potrebbe significare la morte di suo nipote, la madre del ragazzo fa una lotta contro il tempo per salvare il ragazzo da morte certa.

Questa è una storia che parla di fatti di cronaca realmente avvenuti negli anni ’70, prendendosi alcune libertà, le scelte fatte dal regista si mostrano utili ai fini del racconto. 

Visivamente è piacevole da vedere, dotato di una fotografia volutamente oscurata che da quasi un senso claustrofobico, mostra anche delle sequenze panoramiche che esaltano tutta Roma.

Christopher Plummer ha quasi 90 anni e ha dovuto rimpiazzare Kevin Spacey in tutte le scene in un tempo di circa 1 o 2 mesi, il film ancora prima di uscire ha fatto molto parlare di se, scandalo dopo scandalo.

Tutte le candidature per vincere Golden Globe: per la miglior regia di Ridley Scott, miglior attrice in un film drammatico a Michelle Williams, miglior attore non protagonista a Christopher Plummer, quest’ultimo e stato anche candidato per vincere il premio BAFTA e l’oscar, sempre d’attore non protagonista.

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