Tim Burton ritorna a Gennaio con Big Eyes

Si chiama Big Eyes il nuovo film di Tim Burton che sarà trasmesso nelle sale cinematografiche dal primo Gennaio. Il film racconta la storia della poco nota pittrice Margaret Keane

Tim Burton ritorna a Gennaio con Big Eyes

Dopo Dark Shadows Tim Burton torna sul grande schermo con Big Eyes un film ambientato negli Stati Uniti degli anni 50 che racconta la storia di Margaret Ulbrich (Amy Adams) una pittrice che dipinge bimbi dai grandi occhi perché “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e quelli infantili riescono a trasmettere stupore e vulnerabilità. Margaret è una donna sola con una figlia da crescere, non riesce a sfruttare a pieno le sue doti artistiche fino a che non incontra e sposa lo spigliato Walter Keane (Christoph Waltz) che si appropria dell’intera produzione artistica della moglie spacciandola per sua. Walter si dimostra abile nella vendita e riesce a commercializzare in massa le opere di Margaret assicurando un discreto benessere all’intera famiglia. Dopo diversi anni Margaret trova il coraggio di reagire, con l’aiuto della sua migliore amica, l’anticonformista Dee-Ann (Kristen Ritter) esce allo scoperto e rivela a tutti di essere lei l’autrice di quei dipinti.

Questa storia affronta indirettamente la condizione femminile negli anni 50. Margaret alla fine decidere di combattere e a suo modo diventa una pioniera del movimento femminista scaturito alla fine del decennio. Burton si focalizza molto sui tormenti interiori di una donna di talento che vorrebbe affermarsi in una società maschilista ma “L’arte firmata da donne non vende”. Dopo Ed Wood del 1994, Tim Burton torna a raccontare la storia vera di un artista emarginata. Amy Adams interpreta un ruolo non facile, e porta sullo schermo la forza sopita e la sopportazione della frustrazione di un’artista, dando prova di grande credibilità. Christoph Waltz riesce con grande naturalezza a rendere simpatico un personaggio infimo e doppiogiochista seducendo e ingannando così anche lo spettatore.

In molti attendevano il ritorno sul grande schermo del geniale regista americano anche se in questo caso  l’impronta tipicamente Burtoniana è leggera e quella nota surreale che si percepisce non è all’altezza di Tim Burton. “Tim mi ha commissionato alcuni ritratti e ha comprato diversi miei quadri. Mi è piaciuto molto e non riesco ad immaginare nessuno che fosse più adatto a dirigere questo film” ha affermato Margaret Keane che oggi dipinge ancora nella sua casa alle Hawaii. Il film tutto sommato emoziona ed è piacevole da vedere, con humor leggero, sentimento e ritmo vivacissimo.

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