La pellicola “The Walk” è la trasposizione cinematografica del libro “Toccare le nuvole fra le Twin Towers. I miei ricordi di funambolo” scritto dallo stesso Philippe Petit nel 2002. A buttarsi in questa funambolesca avventura è il regista Rober Zemeckis ( “Ritorno al Futuro”, “Forrest Gump”) che ha partecipato anche alla stesura della sceneggiatura.
Il film racconta la vera storia della folle e quasi impossibile impresa in cui Petit decise di cimentarsi nel 1974, camminando per 45 minuti su un filo d’acciaio teso tra le Torri Gemelle a più di 400 metri d’altezza senza alcuna protezione. Animato dalla sua ambizione e dalla sua volontà il funambolo riuscì nell’impresa superando le proprie paure e i divieti delle forze dell’ordine.
A rendere ancora più straordinaria la traversata del protagonista sarà il 3D che mostrerà una nuova prospettiva portando lo spettatore a fare quattro passi tra le nuvole in cielo. Il 3D diventa infatti lo strumento ideale per rappresentare la sensazione del vuoto e di sospesione che caratterizza già il trailer del film, ma non dobbiamo dimenticare che Zameckis dà comunque molta importanza non solo all’effetto visivo del film ma anche all’emozione e all’interpretazione degli attori.
Ha infatti dichiarato in un intervista: “Lo spettacolo non è necessariamente in un effetto visivo, ma in un primo piano o nella forza dell’interpretazione”. Infatti il film si fa portavoce di un tema importante “la volontà dell’artista di rischiare tutto pur di creare e fare sua la propria arte”; la determinazione che porta alla realizzazione di uno scopo, di un sogno.
Interessante da vedere perchè è anche il primo film biografico su una persona realmente esistita di Robert Zemeckis che però ammette di essersi preso qualche licenza poetica riguardo al racconto dell’impresa narrata nella pellicola. Infine il cast promette molto bene con Joseph Gordon-Levitt nei panni del protagonista, affiancato da Charlotte Le Bon, Ben Kingsley e James Badge Dale.
Per chi rimanesse piacevolmente colpito dalla storia consiglio di vedere anche “Man on Wire – Un uomo tra le Torri” di James Marsh, incentrato sulla figura di Philippe Petit, che vinse un oscar come miglior documentario nel 2009.