"The Fabelmans", l’ultimo atteso film di Steven Spielberg

La storia autobiografica del regista è in uscita nei cinema il 22 dicembre, nel cast Paul Dano e Michelle Williams, una sorta di American Graffiti ma senza automobili.

"The Fabelmans", l’ultimo atteso film di Steven Spielberg

Siamo abituati ai capolavori cinematografici di Steven Spielberg, ma la sua ultima fatica in uscita il 22 dicembre nei migliori cinema, “The Fabelmans” rappresenta tutti i suoi sogni ed aspettative da quando era un bambino. Ambientato all’inizio degli anni sessanta tra il New Jersey, Phoenix e infine la California settentrionale che ha al centro la figura di Sammy bambinetto che scopre che cosa sia la magia del cinema.

Cresciuto, data la sua passione per la settima arte, comincia a girare cortometraggi casalinghi in 8 mm, dove mostra tutte le sue doti eccezionali riprendendo la realtà che vive e lo circonda, i genitori, la spiaggia, le feste; i genitori al contrario non lo incoraggiano a continuare ma lo considerano solo un hobby, che presto gli passerà.

C’è tutto il romanzo di formazione hollywoodiano in questa pellicola: la separazione dei genitori, i traslochi continui per via del lavoro del padre, il bullismo all’università, l’amore per una ragazza, e cosa fa in questo ritratto psicologico il regista nel suo film autobiografico? Ne sviscera il dramma vissuto dalla madre, lo sport dei suoi compagni del college, ogni personaggio è ben delineato, con una propria struttura.

Insomma, in questo immenso film che è “The Fabelmans” Spielberg ci insegna con un’autenticità che pare priva di sforzi, come andare con la macchina da presa all’essenza della verità di ciò che si vuole raccontare. Tutto gira dietro la macchina da presa, storie e personaggi imprenscindibili.

È già considerato il film dell’anno, dopo l’ottimo “West side story“, il regista torna dietro alla macchina da presa, con macchinari scenografici anteguerra descrivendo anche spezzati di vita durante la guerra, il suo lavoro più completo, il film che voleva mostrare allo spettatore da una vita, la visione è d’obbligo perchè è uno spaccato di vita di Spielberg inedito e adolescenziale, diverso dal solito.

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