Tutti noi conosciamo Michael J Fox il mitico Marty Mc Fly di Ritorno al futuro, ebbene l’attore compie sessant’anni e in una lunga intervista si racconta al pubblico ripercorrendo le fasi più importanti della sua vita, all’età di 30 anni scoprì di avere il Parkinson e questo diede un brusco arresto alla sua carriera di attore.
Riapparve sulle scene nel 2000 quando iniziò a lottare attivamente contro questa malattia, diventando testimonial anche della ricerca sulle cellule staminali. Per tale impegno, che lo ha portato anche a istituire la Fondazione Michael J. Fox, il 5 marzo 2010 l’Istituto Karolinska gli ha conferito una laurea honoris causa. “Prima della malattia ero Mike l’attore, poi sono diventato Mike l’attore col Parkinson. Adesso sono solo Mike col Parkinson. La malattia ha consumato la mia carriera e in un certo senso è diventata la mia carriera. Ho dovuto ricostruirmi una nuova vita quando ero già molto felice di quella vecchia”.
Non vuole essere assolutamente compatito anzi dice che con la moglie si diverte moltissimo, ha una filosofia di vita cioè non dare importanza a ciò che non conta, qualunque situazione difficile o facile si ponga davanti bisogna affrontarla a tutti i costi, Michael J. Fox, pseudonimo di Michael Andrew Fox è canadese naturalizzato statunitense.
È famoso soprattutto per l’interpretazione di Marty McFly, protagonista della trilogia di Ritorno al futuro, di Alex P. Keaton nella sitcom Casa Keaton e di Michael Flaherty nella serie televisiva Spin City, grazie ai quali vinse complessivamente quattro Golden Globe, due Screen Actors Guild Awards e cinque Emmy Awards, Successivamente si conferma attore brillante in Voglia di vincere e ne Il segreto del mio successo.
Nonostante sia conosciuto come attore di film comici, gira con successo (in coppia con Sean Penn) il film Vittime di guerra, di Brian De Palma, dove interpreta un soldato dell’esercito statunitense alle prese con le atrocità della guerra del Vietnam. Sul set di “Vittime di Guerra”, il rapporto tra il mite Fox e la “testa calda” Sean Penn non è idilliaco; ad ogni modo, alla fine delle riprese Michael lascia nel camerino di Penn un biglietto in cui scrive: “lavorare con te non è stato un piacere, ma è stato sicuramente un onore”.
Nel 2013, grazie alla stabilizzazione delle sue condizioni di salute, è ritornato a essere protagonista in una serie televisiva per la NBC: The Michael J. Fox Show, sitcom ispirata dalla sua storia personale. In seguito alla diagnosi di Parkinson ha rischiato di sprofondare nell’alcolismo. Sulla propria esperienza della malattia, Fox ha affermato: “Il Parkinson mi ha salvato la vita. Prima vivevo a 100 all’ora e bevevo, ora mi sono avvicinato alla famiglia”.