"Slender Man", le prime recensioni sul film di Sylvain White

"Slender Man" è stato rilasciato il 6 settembre nelle sale cinematografiche italiane, mentre negli Stati Uniti era arrivato già il 10 agosto. A distanza di 5 giorni ci sono già le prime recensioni riguardo al film del regista francese Sylvain White.

"Slender Man", le prime recensioni sul film di Sylvain White

Sono passati ormai diversi giorni da quando “Slender Man“, film ideato dal reagista francese Sylvain White, è stato presentato nelle sale cinematografiche italiane. Oltre nove anni sono passati, invece, da quel giugno 2009, quando sul sito “Something Awful“, Victor Surge pubblicò un’immagine in bianco e nero di un gruppo di ragazzi, dietro il quale si vedeva una figura di un uomo, alto e senza volto; la foto era accompagnata da un testo: “Non volevamo andare, non volevamo ucciderli, ma il suo silenzio persistente e le braccia protese ci inorridivano e confortavano al tempo stesso“. Qualche giorno dopo Surge pubblicò una nuova foto, nella quale era rappresentato lo stesso gruppo di ragazzini sorridenti e dietro di loro, sullo sfondo, una figura nera, armata di tentacoli; fu in quel momento che nacque Slender Man. 

Eric Kusden, ovvero colui che si celava dietro Victor Surge (pseudonimo del suo vero nome) creò Slender Man ispirandosi ad alcuni scrittori del panorama horror e thriller, ossia Stephen King, H.P. Lovecraft e William Burroughs. Il fenomeno di Slender Man sfuggì a Kusden e nel 2009 sbarcò su YouTube nella serie Marble Hornets. Successivamente entrò nell’universo Minecraft e poi nel 2012 ebbe un gioco tutto suo. Lo Slender Man aveva iniziato ad evolversi, tant’è che nel 2014 uscì dal mondo del web per arrivare nel mondo reale, e lo fece nel modo più drammatico possibile.

Il 13 maggio 2014, infatti, a Waukesha, in Wisconsin, due ragazze di dodici anni pugnalarono 19 volte una loro compagna di classe lasciandola in fin di vita. Quando le forze dell’ordine gli chiesero il motivo di quel gesto, le due ragazzine dissero che l’avevano fatto per obbedire al dovere di agenti dello Slender Man; dissero inoltre che il mostro aveva minacciato di uccidere le loro famiglie se non avessero obbedito e dissero anche che aveva il potere di leggere nella loro mente e di teletrasportarsi.

Lo Slender Man è stato chiamato alla prova definitiva da Sylvain White, che ha portato il mostro al cinema; dopo 9 anni nel mondo del web è giunto il momento per Slender Man di confrontarsi con una realtà più grande. Il film è stato rilasciato nei mesi scorsi in America, mentre il 6 settembre è arrivato in Italia e sono già state fatte diverse recensioni del film. La storia nasce con un gruppo di ragazze che una sera, vittime della noia, decisero di evocare lo Slender Man attraverso un video guida trovato su Internet; dopo l’evocazione per le quattro ragazze inizia un vero e proprio incubo, dettato dalle regole dello Slender Man.

L’obiettivo di White era quello di staccare lo Slender Man da quello che era, ossia un mostro del web, e farlo diventare qualcosa di nuovo, un mostro reale, una nuova icona del cinema horror ma, stando alle prime impressioni, il regista francese non è riuscito a portare a termine questo compito. L’impressione comune è che White si sia ritrovato per la mani un personaggio con tante potenzialità senza però avere un’idea chiara di come sfruttarle; ma in Slender Man c’è qualcosa che funziona ugualmente, ad esempio lo sfoggio dei poteri ipnotici e l’ottima prestazione delle attrici. Una cosa che ha sicuramente danneggiato il film è stato il fatto di aver subito una violenta censura, che lo ha privato delle scene più crude.

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