L’atteso documentario sul regista Dario Argento, il cui titolo è stato ispirato da uno dei suoi film di maggior successo “Profondo Rosso” del 1975, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione “Storia del Cinema”. Il docu-film racconta anche la parte meno nota, più intima e privata del maestro dell’horror.
Il noto regista italiano, indiscusso maestro del brivido, in una lunga conversazione ripercorre non solo la sua prestigiosa carriera professionale ma anche alcune sue vicende private. Una carriera che va avanti da oltre cinquant’anni, con capolavori del cinema che sono diventati film cult per diverse generazioni. L’uccello dalle piume di cristallo, Profondo Rosso, Suspiria, Tenebre, Phenomena, La Sindrome di Stendhal, Il Fantasma dell’Opera, Il gatto a nove code, sono solo alcuni dei suoi film noti ed apprezzati da un pubblico internazionale.
Il documentario, curato dal regista Steve della Casa in collaborazione con Giancarlo Rolandi, tratta alcuni temi fondamentali nella vita dell’artista, a partire dalla sua famiglia di origine (madre fotografa e padre produttore cinematografico), i suoi esordi, prima come critico cinematografico, poi come sceneggiatore ed infine come regista, la sua formazione letteraria e cinematografica, il suo rapporto con le figlie (una delle quali è la nota attrice Asia Argento).
Dario Argento abbandona la sua discrezione ed il suo pudore e si apre ad una conversazione confidenziale, svelando solo in parte la sua personalità unica e complessa. Il ritratto che emerge dal documentario è quello di un uomo molto diverso dai film che la sua fantasia ha prodotto.
Una persona con grandi ispirazioni, sempre molto attenta ai dettagli, con un lato molto umano e per niente spaventoso. Un viaggio nella vita dell’artista, accompagnato da spezzoni dei suoi film e da elementi tratti dai suoi archivi personali, gelosamente custoditi, da cui emerge anche un lato inedito del regista: la comicità.