Pierce Brosnan sull’improvvisa fine del suo James Bond: “Non c’è rimpianto”

Durante un’intervista concessa al “The Guardian”, Pierce Brosnan è tornato a parlare della brusca fine del suo James Bond, un’esperienza sulla quale non ha rimpianti, pur essendo finita in malo modo.

Pierce Brosnan sull’improvvisa fine del suo James Bond: “Non c’è rimpianto”

Con un’intervista rilasciata al The Guardian, Pierce Brosnan ha avuto modo di ripercorrere la sua esperienza nei panni di James Bond, bruscamente conclusasi dopo aver preso parte a quattro film del celebre franchise. Come da lui ricordato, calarsi nella parte della spia britannica dopo la parentesi non proprio brillante di Timothy Dalton, non è stata un’impresa delle più facili. Per non deludere le aspettative, il 67enne attore irlandese ha cercato di ispirarsi a due icone della serie come Sean Connery e Roger Moore, ma a fronte dei numerosi sforzi, non si è mai sentito all’altezza di questi grandi interpreti.

Non a caso, parlando di quei quattro capitoli realizzati tra il 1995 e il 2002, Pierce Brosnan ammette di non aver alcun piacere a riguardarsi nelle vesti dell’agente con licenza di uccidere. “Non ho alcun desiderio di rivedermi come James Bond. Vedo che non lo interpreto bene. È una sensazione orribile”, ha fatto presente lasciando intuire che quando si parla di una leggenda intergenerazionale come 007, soddisfare le aspettative del pubblico non è mai una cosa semplice.

Ad ogni modo, a fronte delle sue insicurezze alle quali si aggiunsero le recensioni contrastanti dalla critica, l’attore riuscì a sbancare al botteghino, dando la sua disponibilità per prendere parte ad una quinta pellicola. Il progetto non ebbe però mai modo di decollare: l’attentato alle Torri Gemelle aveva radicalmente cambiato il contesto internazionale, stimolando la produzione a rivedere l’immagine del personaggio creato da Ian Fleming.

Per dar vita a questo nuovo corso, Pierce Brosnan venne licenziato in maniera improvvisa ed inaspettata. La notizia arrivò come un fulmine a ciel sereno mentre si trovava alle Bahamas sul set di “After the Sunset”. La fine del rapporto comunicata a mezzo telefono, lo umiliò al punto da essersi sentito “preso a calci e buttato sul marciapiede”. Oggi però, a distanza di oltre un decennio, non nutre più alcun tipo di risentimento. “Non c’è rimpianto”, ha precisato aggiungendo che non permette a simili sentimenti di entrare a far parte del suo modo di vivere, in quanto portatori di miseria e di altri rimpianti.

Bond è stato un dono per la mia carriera di cui posso godere ancora oggi, e mi ha permesso di avere una vita professionale meravigliosa. Una volta che sei marchiato come un Bond, lo sei per sempre”. A fronte di questa premessa, dovendo con il tempo appurare che è più opportuno non rimuginare sul passato, l’attore ha concluso sostenendo che “quando l’avventura finisce, dovresti essere in pace con te stesso“.

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