Per lui non esiste una Mission Impossible, è lui il solo e unico Tom Cruise, che a distanza di 36 anni rigira Top Gun Maverick ora nei cinema, senza stunt man naturalmente, come se per lui non fosse passato un solo giorno, all’epoca ne aveva 24 ora ne compirà 60 ma è sempre lo stesso, alcuni rumor lo vorrebbero come il nuovo Tony Stark nella versione Iron Man.
Sul New York Times, Nicole Sperling lo ha definito infatti “l’ultima vera star del cinema”, non ama i social anche se ha milioni di followers, non lavora per Netflix ma solo per il cinema e non si occupa di altro, ama il cinema e lo proclama a gran voce, non gli piacciono i film in streaming, il film ha ottime recensioni ed è una celebrazione della sua carriera.
Cruise ottenne il suo primo successo a 21 anni, grazie a Risky Business Dopo Top Gun e sempre negli anni Ottanta, Cruise recitò in una serie di grossi successi: Il colore dei soldi, Cocktail, Rain Man e Nato il quattro luglio, negli anni Novanta Codice d’onore, Il socio, Jerry Maguire, Eyes Wide Shut, Magnolia.
Riuscì a mostrare di sapersela cavare in generi tra loro piuttosto diversi, e anche di saper lavorare con grande efficacia alla promozione di se stesso oltre che dei suoi film. Film come Vanilla Sky, L’ultimo samurai, La guerra dei mondi e Operazione Valchiria andarono peggio del previsto. A salvare la carriera di Cruise furono in gran parte i seguiti di Mission: Impossible, che fin qui sono stati cinque.
Cruise, infatti, è noto ormai da anni per girare molte scene d’azione spericolate senza stuntman, allenandosi ed esercitandosi per interpretare quelle acrobazie di persona. Per il resto, nell’ultimo decennio i risultati di molti film di Cruise erano stati spesso sotto le aspettative: è successo con Oblivion, Edge of Tomorrow e soprattutto con La mummia, ma è in continua rinascita, cerca di spodestare il successo dei film Marvel ma finora è una battaglia molto ardua.